AFFILIAZIONE
azienda sanitaria universitaria friuli centrale
AUTORE PRINCIPALE
Ing. Saliceti Rosario
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GRUPPO DI LAVORO
Ing. Grando Giorgia azienda sanitaria universitaria friuli centrale
Ing. Zangrando Riccardo azienda sanitaria universitaria friuli centrale
Ing. Zangrando Riccardo azienda sanitaria universitaria friuli centrale
AREA TEMATICA
Progettazione e progettazione funzionale
ABSTRACT
Il Centro Servizi e Laboratori del Presidio Ospedaliero di Udine accoglie la nuova sala criobiologica, una struttura progettata e realizzata per la crioconservazione a breve, medio e lungo termine di tessuti, cellule o altro materiale biologico finalizzato all’uso clinico.
Il complesso progetto per l’attivazione dei locali e il contestuale trasferimento dalla precedente sala criogenica verso la nuova area, ha coinvolto un team multidisciplinare, afferente a diverse strutture operative aziendali, tra cui l’Ingegneria Clinica, i Servizi Tecnici, il Servizio di Prevenzione e Protezione, la Direzione Medica e tutti i referenti dei reparti coinvolti.
Il team ha curato l’allestimento dei locali e la formazione specifica del personale interessato, garantendo così un miglioramento degli standard di qualità sia dei processi finalizzati al mantenimento dell’integrità e funzionalità biologica delle unità criopreservate sia della sicurezza di tutti gli operatori a vario titolo coinvolti.
La nuova sala criogenica risponde alle stringenti normative del settore, come la norma UNI 11827:2021, oltreché ai criteri definiti dalle Linee Guida e dagli standard nazionali e internazionali per l’accreditamento (Assogastecnici, Centro Nazionale Trapianti, JACIE).
Dal punto di vista tecnologico, l’impianto è caratterizzato da una combinazione di elementi hardware-software per visualizzare in tempo reale tutte le condizioni di operatività e anomalia/allarme, provenienti dalle apparecchiature utilizzate (contenitori criogenici e congelatori a discesa programmata) e dagli impianti installati all’interno della sala criogenica (sistema di rilevazione ambientale di ossigeno e sistema di ventilazione).
Per il raggiungimento di questi risultati si è provveduto all’installazione di un sistema di supervisione e automazione, in grado di gestire anche una linea criogenica sottovuoto per il riempimento automatizzato dell’azoto liquido, alimentata da un serbatoio esterno, progettata e realizzata per il collegamento di n. 28 criocontenitori (dewar) e n. 2 postazioni dedicate allo spillamento manuale, operante secondo l’algoritmo one-fill-all fill.
Oggi la nuova sala criogenica assicura condizioni operative in locali idonei, conformi alle normative vigenti, e consolida il suo ruolo fondamentale nel supportare la pratica clinica e la ricerca scientifica, garantendo la disponibilità di campioni di alta qualità per futuri studi e applicazioni mediche sempre più mirate ed efficaci.
Il complesso progetto per l’attivazione dei locali e il contestuale trasferimento dalla precedente sala criogenica verso la nuova area, ha coinvolto un team multidisciplinare, afferente a diverse strutture operative aziendali, tra cui l’Ingegneria Clinica, i Servizi Tecnici, il Servizio di Prevenzione e Protezione, la Direzione Medica e tutti i referenti dei reparti coinvolti.
Il team ha curato l’allestimento dei locali e la formazione specifica del personale interessato, garantendo così un miglioramento degli standard di qualità sia dei processi finalizzati al mantenimento dell’integrità e funzionalità biologica delle unità criopreservate sia della sicurezza di tutti gli operatori a vario titolo coinvolti.
La nuova sala criogenica risponde alle stringenti normative del settore, come la norma UNI 11827:2021, oltreché ai criteri definiti dalle Linee Guida e dagli standard nazionali e internazionali per l’accreditamento (Assogastecnici, Centro Nazionale Trapianti, JACIE).
Dal punto di vista tecnologico, l’impianto è caratterizzato da una combinazione di elementi hardware-software per visualizzare in tempo reale tutte le condizioni di operatività e anomalia/allarme, provenienti dalle apparecchiature utilizzate (contenitori criogenici e congelatori a discesa programmata) e dagli impianti installati all’interno della sala criogenica (sistema di rilevazione ambientale di ossigeno e sistema di ventilazione).
Per il raggiungimento di questi risultati si è provveduto all’installazione di un sistema di supervisione e automazione, in grado di gestire anche una linea criogenica sottovuoto per il riempimento automatizzato dell’azoto liquido, alimentata da un serbatoio esterno, progettata e realizzata per il collegamento di n. 28 criocontenitori (dewar) e n. 2 postazioni dedicate allo spillamento manuale, operante secondo l’algoritmo one-fill-all fill.
Oggi la nuova sala criogenica assicura condizioni operative in locali idonei, conformi alle normative vigenti, e consolida il suo ruolo fondamentale nel supportare la pratica clinica e la ricerca scientifica, garantendo la disponibilità di campioni di alta qualità per futuri studi e applicazioni mediche sempre più mirate ed efficaci.