Convegno Nazionale AIIC

IL NUOVO OSPEDALE DEL QUADRANTE NORD-OVEST DELLA PROVINCIA DI CUNEO: DALLA DEFINIZIONE DELLE ESIGENZE ALL’AVVIO DELLA PROGETTAZIONE

AFFILIAZIONE

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AUTORE PRINCIPALE

Ing. Morena Francesca Maria

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GRUPPO DI LAVORO

Arch. Folco Luca asl cn1
Dott. Guerra Giuseppe asl cn1
Dott. Grillo Mirco asl cn1
Dott.ssa Rossini TIziana asl cn1
Dott.ssa Telesca Maria Rosaria asl cn1
Dott. Siciliano Giovanni asl cn1
Dott.ssa Dalmasso Francesca asl cn1
Arch. Origlia Maurizio asl cn1
Dott.ssa Basso Maddalena asl cn1
ing. Caramella Michele asl cn1

AREA TEMATICA

Progettazione e progettazione funzionale

ABSTRACT

La progettazione di un nuovo ospedale è un’attività multidisciplinare e complessa. In un contesto di continue trasformazioni, considerare le possibili evoluzioni future in ambito organizzativo ed epidemiologico risulta cruciale. Occorre progettare un sistema flessibile che si possa adattare nel tempo, rispondendo ai bisogni di salute negli anni, e che consenta l’adeguata gestione per tutto il ciclo di vita.
Per poter avviare la progettazione, occorre uno studio preliminare volto all’individuazione del quadro dei bisogni e al dimensionamento della struttura, in base a dati prestazionali, rete ospedaliera e territoriale in cui si inserirà il nuovo ospedale e dati sociodemografici e epidemiologici della popolazione di riferimento.
Gli elementi fondamentali e le scelte aziendali per soddisfare tali bisogni sono contenuti nel documento di indirizzo alla progettazione (DIP), un documento strategico in cui vengono individuati caratteristiche, requisiti ed elaborati progettuali necessari per la definizione di ogni livello di progettazione. Il DIP contiene i requisiti prestazionali che dovranno essere perseguiti:
– Flessibilità, modularità, modificabilità, versatilità
– Espandibilità
– Modello organizzativo orientato alla gestione per processi
– Equilibrio uomo-ambiente
– Layout (degenze a manica quintupla, illuminazione, comfort alberghiero)
– Progettazione di flussi e percorsi di pazienti interni, pazienti esterni, personale, materiali, rifiuti
– Predisposizione di aree facilmente isolabili (Ospedale nell’Ospedale)
– Piano calmo dormiente
– Blocco operatorio unico con S.O. integrate e intercambiabili, recovery room, S.O. dedicate all’urgenza ed al DS, S.O. isolabili
– Area chirurgia ad alta complessità
– Prericoveri centralizzati
– Spazi lavaggio e decontaminazione
– Discharge room
– Tecnologie innovative (es. produttori di ossigeno)
– Sistemi di trasporto leggero e pesante
– Aree per gestione eventi NBCR.
Per valutare il migliore scenario di interconnessione e collocazione spaziale reciproca tra le aree funzionali omogenee e la razionalità dei percorsi, uno degli strumenti maggiormente utili è la matrice delle relazioni, che consente di effettuare una valutazione quali-quantitativa dei legami tra le singole aree di attività sanitaria e di supporto dell’ospedale, in base a tipologia e quantità di flusso, interferenza spaziale e rischio clinico correlato.
Il DIP costituisce la base attualmente utilizzata dai professionisti incaricati per la redazione del PFTE.

 

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