AIIC AWARDS 2022

PROGETTO TELE-TRAUMA PER LA CHIRURGIA MAXILLO-FACCIALE. UN PERCORSO CLINICO INTEGRATO: CONSULTAZIONE MULTI PROFESSIONALE E PROCESSO DECISIONALE CONDIVISO TRA OSPEDALE HUB E CENTRI SPOKE PER IL TRATTAMENTO DELLE EMERGENZE

AFFILIAZIONE
università degli studi di udine

AUTORE PRINCIPALE
Professore Robiony Massimo

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GRUPPO DI LAVORO
Professore Robiony Massimo – università degli studi di udine, udine
Dr.ssa Bocin Elena – azienda sanitaria universitaria friuli centrale, udine
Dott.ssa Ocello Elisabetta – università degli studi di udine, udine

AREA TEMATICA
PNRR: progetti e proposte per una nuova sanità

ABSTRACT
La causa più frequente di trauma maxillo-facciale è rappresentata dagli incidenti stradali, seguiti da contusioni, cadute accidentali e traumi domestici. Nel 2020, in Regione FVG sono stati registrati 2344 incidenti stradali con lesioni, con 47 morti e 3029 feriti (Istat). Presso la SOC Clinica di Chirurgia Maxillo-Facciale di ASUFC sono stati operati 64 traumi nel 2019 e 54 nel 2020. Nel 2021 (gennaio-ottobre) sono stati eseguiti 52 interventi. Il trattamento del trauma maxillo-facciale prevede la ricerca ed esclusione di lesioni intracraniche attraverso l’esecuzione di un’adeguata diagnostica per immagini (TC), la valutazione neurologica urgente e il consulto specialistico da parte del chirurgo maxillo-facciale. Il consulto tempestivo diventa più critico quando l’emergenza è localizzata in un’unità spoke, fisicamente distante dal centro hub. Gli strumenti di telemedicina possono supportare in modo innovativo la richiesta di consulto da unità spoke a centro hub e consentire di addivenire rapidamente ad una decisione condivisa su dove, quando e come trattare il paziente. Tele-consulto e tele-visita rappresentano le modalità più appropriate per consentire tale processo, basato sulla cooperazione a distanza tra specialista hub e medico d’urgenza. Il chirurgo può guidare il medico d’urgenza nella valutazione del paziente attraverso la telesemeiologia, utilizzando un ambiente virtuale. Ogni regione maxillo-facciale viene esaminata, al pari di un consulto fisico, con il vantaggio di ridurre il lasso di tempo tra il trauma e l’assistenza sanitaria o l’intervento chirurgico: controllo dell’occlusione/malocclusione; apertura della bocca per frattura mandibolare/ mascellare; lesioni cutanee del volto e coinvolgimento scheletrico; valutazione orbitale; emorragia nasale; segno di rinorrea/otorrea da liquido cerebrospinale. Tale modalità può consentire all’equipe medica di definire la diagnosi in modo rapido e accurato, creando una corsia preferenziale per gestire tempestivamente le emergenze traumatologiche tra unità spoke e centro hub di riferimento. Il progetto mira a sperimentare un percorso clinico innovativo potenziato dalla telemedicina, non ancora applicato e ispirato dalla prima sperimentazione di telesemeiologia in chirurgia maxillo-facciale svoltasi nel 2020 (Robiony et al, 2020; Tel et al., 2020;) al fine di contribuire alla redistribuzione delle competenze sul territorio e di attivazione di reti di prossimità, strutture e telemedicina per l’assistenza.

 

 

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