
AFFILIAZIONE
humanitas research hospital
AUTORE PRINCIPALE
Ingegnere Savarese Anna Maria
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GRUPPO DI LAVORO
Ingegnere Savarese Anna Maria humanitas research hospital
Ing. Gazzara Michele humanitas research hospital
Ing. Gazzara Michele humanitas research hospital
AREA TEMATICA
Integrazione e interoperabilità tra tecnologie biomediche e sistemi informativi sanitari aziendali
ABSTRACT
Introduzione
In Humanitas Research Hospital, i dispositivi medici connessi alla rete ospedaliera possono costituire un potenziale punto di accesso per attacchi informatici. Per valutare l’efficacia delle misure di sicurezza dichiarate dai fornitori e stimare il rischio informatico introdotto dai dispositivi, è stato sviluppato uno strumento di analisi della cybersecurity.
Metodologia
Le analisi sono state condotte sugli ecografi e sulle grandi macchine (TAC, RMI, stazioni a raggi X) che differiscono per modalità di connessione alla rete ospedaliera: continua per le grandi macchine, occasionale per gli ecografi. Tre fornitori hanno documentato le misure di sicurezza adottate, suddivise in 7 categorie. A ciascuna è stata associata una componente di vulnerabilità e un livello di efficacia in base all’implementazione. Sono stati analizzati 4 TAC, 4 RMI, 3 stazioni a raggi X e 8 ecografi. Dai dati raccolti e dai feedback dei dipartimenti interni è stata sviluppata una checklist per la raccolta standardizzata delle informazioni di sicurezza. Suddivisa in 9 sezioni, con domande a risposta multipla, aperta e note esplicative, per coprire i principali ambiti della cybersecurity in un dispositivo. La checklist è stata validata con tre fornitori tramite questionario.
Risultati
Il 73% delle grandi macchine ha registrato una riduzione del rischio superiore al 50% grazie a misure di sicurezza adeguate. Le stazioni radiologiche hanno registrato la minore vulnerabilità. Per gli ecografi, il 62% ha ottenuto una riduzione della vulnerabilità oltre il 50% con aree di miglioramento. La checklist è stata percepita come completa nelle informazioni, facilmente applicabile alle grandi macchine e agli ecografi, e sufficientemente flessibile alle esigenze ospedaliere.
Discussioni
L’analisi ha confermato l’impatto significativo delle misure di sicurezza nella riduzione della vulnerabilità dei dispositivi medici connessi. È emersa l’importanza di una loro valutazione sistematica per identificare i dispositivi più critici e una migliore collaborazione tra ospedale e fornitori. La checklist di sicurezza è stata efficace per la raccolta delle informazioni e l’identificazione di lacune e punti di forza. In prospettiva, la sua integrazione con i protocolli esistenti di Ingegneria Clinica e Sicurezza IT potrà supportare le attività di procurement e manutenzione, contribuendo alla selezione di tecnologie più sicure e alla definizione di requisiti minimi di sicurezza per i fornitori.
In Humanitas Research Hospital, i dispositivi medici connessi alla rete ospedaliera possono costituire un potenziale punto di accesso per attacchi informatici. Per valutare l’efficacia delle misure di sicurezza dichiarate dai fornitori e stimare il rischio informatico introdotto dai dispositivi, è stato sviluppato uno strumento di analisi della cybersecurity.
Metodologia
Le analisi sono state condotte sugli ecografi e sulle grandi macchine (TAC, RMI, stazioni a raggi X) che differiscono per modalità di connessione alla rete ospedaliera: continua per le grandi macchine, occasionale per gli ecografi. Tre fornitori hanno documentato le misure di sicurezza adottate, suddivise in 7 categorie. A ciascuna è stata associata una componente di vulnerabilità e un livello di efficacia in base all’implementazione. Sono stati analizzati 4 TAC, 4 RMI, 3 stazioni a raggi X e 8 ecografi. Dai dati raccolti e dai feedback dei dipartimenti interni è stata sviluppata una checklist per la raccolta standardizzata delle informazioni di sicurezza. Suddivisa in 9 sezioni, con domande a risposta multipla, aperta e note esplicative, per coprire i principali ambiti della cybersecurity in un dispositivo. La checklist è stata validata con tre fornitori tramite questionario.
Risultati
Il 73% delle grandi macchine ha registrato una riduzione del rischio superiore al 50% grazie a misure di sicurezza adeguate. Le stazioni radiologiche hanno registrato la minore vulnerabilità. Per gli ecografi, il 62% ha ottenuto una riduzione della vulnerabilità oltre il 50% con aree di miglioramento. La checklist è stata percepita come completa nelle informazioni, facilmente applicabile alle grandi macchine e agli ecografi, e sufficientemente flessibile alle esigenze ospedaliere.
Discussioni
L’analisi ha confermato l’impatto significativo delle misure di sicurezza nella riduzione della vulnerabilità dei dispositivi medici connessi. È emersa l’importanza di una loro valutazione sistematica per identificare i dispositivi più critici e una migliore collaborazione tra ospedale e fornitori. La checklist di sicurezza è stata efficace per la raccolta delle informazioni e l’identificazione di lacune e punti di forza. In prospettiva, la sua integrazione con i protocolli esistenti di Ingegneria Clinica e Sicurezza IT potrà supportare le attività di procurement e manutenzione, contribuendo alla selezione di tecnologie più sicure e alla definizione di requisiti minimi di sicurezza per i fornitori.