AIIC AWARDS 2022

VITALITÀ DEL SARS-COV-2 SU DIFFERENTI SUPERFICI DOPO TRATTAMENTO DI OZONO GASSOSO

AFFILIAZIONE
uoc ingegneria clinica, fondazione i.r.c.c.s. policlinico san matteo, pavia

AUTORE PRINCIPALE
Silveri Giulia

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GRUPPO DI LAVORO
Percivalle Elena – uoc microbiologia e virologia , fondazione i.r.c.c.s. policlinico san matteo, pavia, pavia
Clerici Moira – p.c. di pompeo catelli srl, como
Marchese Pietro – safety bio life srl, pavia
Roccasalva Marco – uoc ingegneria clinica, fondazione i.r.c.c.s. policlinico san matteo, pavia, pavia
Ragazzo Veronica – uoc ingegneria clinica, fondazione i.r.c.c.s. policlinico san matteo, pavia, pavia
Silveri Giulia – uoc ingegneria clinica, fondazione i.r.c.c.s. policlinico san matteo, pavia, pavia
Lago Paolo – uoc ingegneria clinica, fondazione i.r.c.c.s. policlinico san matteo, pavia, pavia

AREA TEMATICA
Applicazioni innovative di bioingegneria

ABSTRACT
La trasmissione da uomo a uomo tramite goccioline respiratorie e contatto con le superfici infette da aerosol sono le principali vie di diffusione del virus SARS-CoV-2. In questo studio preliminare è stata condotta un’indagine sull’uso dell’ozono gassoso come agente sanificante potenzialmente efficace contro il SARS-CoV-2.
Sono state utilizzate gocce da cinquanta microlitri contenenti un numero specifico di carica virale SARS-CoV-2, isolate da pazienti COVID-19 afferenti alla Fondazione I.R.C.C.S. Policlinico San Matteo. Le gocce sono state posizionate su otto diverse superfici: acciaio inossidabile, alluminio verniciato e non, Plexiglas, vetro, plastica, mascherina FFP2 e camice chirurgico tutte con dimensione 3 x 8 cm. Il trattamento è avvenuto all’interno della cappa in cui è stato posizionato un box in plexiglass. In quest’ultimo sono stati introdotti un sensore elettrochimico ad ozono gassoso, un sensore di temperatura e umidità, un ventilatore e della carta assorbente garantendo il controllo completo di tutti i parametri esperimentali e la sicurezza dell’operatore. Esternamente al box, sulla superficie superiore, è stato posizionato un generatore di ozono.
Le superfici contaminate, posizionate su un vassoio forato che consente il flusso del gas, sono stati sottoposti a fumigazione con differenti concentrazioni di ozono gassoso (0,5 ppm, 1 ppm e 2 ppm) per 40 min e 60 min. Sono stati inseriti campioni di controllo nella scatola in plexiglas per 40 min e 60 min senza fumigazione di ozono. Per ogni trattamento, una volta raggiunto il range voluto, il generatore di ozono si arresta e si riattiva per concentrazione inferiore a quella sperimentale.
Questi risultati mostrano che l’ozono gassoso alle tre concentrazioni testate ha ridotto significativamente la capacità virale di SARS-CoV-2 dopo 40 min di fumigazione su tutte le superfici valutate. Inoltre, si è osservato che l’efficacia virucida dell’ozono non è direttamente proporzionale alla sua concentrazione e al tipo di superficie. I risultati evidenziano che l’ozono gassoso potrebbe essere un metodo utile e ampiamente accessibile per ridurre significativamente la contaminazione da SARS-CoV-2 da quasi tutte le apparecchiature e superfici. Inoltre, l’ozono potrebbe aiutare a ridurre la diffusione del virus, sia in locali/aree ad alto rischio sia su superfici critiche difficili da raggiungere.

 

 

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