HT CHALLENGE 2019

VALUTAZIONE HTA RELATIVA ALL’INTRODUZIONE DI UN ALLESTITORE ROBOTIZZATO DI FARMACI ANTIBLASTICI ALL’INTERNO DELL’UNITÀ MANIPOLAZIONE CHEMIOTERAPICI ANTIBLASTICI (UMACA) DELL’ASST SPEDALI CIVILI DI BRESCIA

VALUTAZIONE HTA RELATIVA ALL'INTRODUZIONE DI UN ALLESTITORE ROBOTIZZATO DI FARMACI ANTIBLASTICI ALL'INTERNO DELL'UNITÀ MANIPOLAZIONE CHEMIOTERAPICI ANTIBLASTICI (UMACA) DELL'ASST SPEDALI CIVILI DI BRESCIA  

AUTORE PRINCIPALE
Cinzia Boniotti

AFFILIAZIONE
ASST degli Spedali Civili di Brescia

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GRUPPO DI LAVORO
Cinzia Boniotti – ASST degli Spedali Civili di Brescia, Lombardia
Sofia Silvola – LIUC Business School Università Carlo Cattaneo, Lombardia
Roberta Gavagnin – Ospedale dell’Angelo – ULSS 3 Serenissima, Veneto
Stefano Pagnucco – Johnson & Johnson Medical, Veneto

AREA TEMATICA
Health Technology Assessment

ABSTRACT

OBIETTIVO

Valutare tutte le implicazioni relative all’inserimento di un robot per l’allestimento di farmaci antiblastici (scenario to be) all’interno di un’UMACA centralizzata comparato alla preparazione manuale (scenario as is).

METODO

Ci si è avvalsi di un approccio strutturato di tipo multidisciplinare e multidimensionale: l’HTA applicato mediante il modello IMPAQHTA derivante dal Core Model di EUnetHTA. Dopo definizione del PICO è stata identificata tramite una review la letteratura di interesse utilizzata unitamente ad approcci qualitativi (i.e. questionari) e quantitativi (i.e. analisi economiche) per valutare 8 dimensioni: rilevanza generale e tecnica sicurezza efficacia impatto economico-finanziario impatto sociale ed etico equità impatto legale impatto organizzativo. La fase di assessment è stata poi integrata da una prioritizzazione delle dimensioni a cura di 9 professionisti del settore e da un’analisi decisionale a criteri multipli – MCDA così da simulare una fase di appraisal mediante l’attribuzione di un punteggio finale compreso tra 0 e 1.

RISULTATI

La tecnologia robotizzata garantisce rilevanti risultati in termini di sicurezza dell’operatore soprattutto in relazione al rischio di contaminazione da agenti citotossici mentre è equiparabile alla procedura manuale per quanto riguarda la sicurezza del paziente: entrambe garantiscono la sterilità del processo. In termini di efficacia la percentuale di preparazioni fallite del robot è 09% rispetto a 125% del metodo manuale a discapito di una dilatazione dei tempi di produzione. Da punto di vista organizzativo in una situazione a regime la nuova tecnologia potrebbe consentire la liberazione di risorse umane. Economicamente la convenienza emerge oltre un determinato numero di preparazioni annue che è stimato essere 30.000. Non sono state riscontrate rilevanti differenze nelle altre dimensioni. La MCDA ha infine dimostrato che entrambi gli approcci sono da considerarsi validi ma la produzione automatizzata potrebbe portare un miglioramento avendo acquisito un punteggio maggiore (075 vs 067).

CONCLUSIONI

L’introduzione di un sistema automatizzato presenta outcome migliori per accuratezza e sicurezza. Dato il rilevante costo di investimento e di esercizio nonché per garantire una migliore ottimizzazione della produzione tale tecnologia ha un profilo di costo-efficacia favorevole solo per strutture a elevati volumi produttivi come nel caso dell’UMACA in analisi.

 

 

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