HT CHALLENGE 2019

SMART HELMET: TECNOLOGIA DI ASSISTENZA PERSONALE PER CASCO

SMART HELMET: TECNOLOGIA DI ASSISTENZA PERSONALE PER CASCO  

AUTORE PRINCIPALE
FRANCESCA MARIA IERVOLINO

AFFILIAZIONE
Ingegnere Biomedico

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GRUPPO DI LAVORO
FRANCESCA MARIA IERVOLINO – Ingegnere Biomedico, Campania

AREA TEMATICA
Sviluppo di tecnologie e dispositivi per la salute

ABSTRACT

  Oggi la mobilità su due ruote riveste un ruolo sempre più importante e con essa la sicurezza del conducente.   

  L’analisi del problema. I sistemi di assistenza odierni hanno un limite comune: non possono essere trasferiti tra i veicoli: ogni produttore implementa i suoi sistemi.

  La soluzione che propongo. Tutti i conducenti di veicoli a due ruote hanno la necessità di utilizzare il casco. Partendo da questo punto ho progettato un sistema completamente personalizzabile modulare ed implementabile in qualsiasi casco; così è possibile “portarsi dietro” un sistema di sicurezza attivo che prescinda dal veicolo e che abbia sempre la medesima UI.

  Il sistema implementato nel casco del mio progetto prevede una serie di sensori ottici posti ai bordi della visiera (attivi anche a visiera alzata) che rilevano segnali specifici: frequenza dei movimenti oculari frequenza e durata del battito palpebrale contrazione dei muscoli facciali. Giroscopio ed accelerometro monitorano il movimento del capo e la frequenza di questi movimenti. Un software specifico analizza queste misure e rileva lo stato di affaticamento del conducente. In caso di anomalia viene segnalato al conducente di fermarsi e fare una pausa. Questo dovrebbe permettergli di evitare una guida in condizioni non idonee e scongiurare incidenti.

  La segnalazione avviene mediante richiamo acustico emesso da due altoparlanti e mediante una segnalazione visiva con una proiezione sulla visiera del casco. La tecnologia utilizzata per la proiezione è simile a quella impiegata nei display HUD (la visiera fa da combinatore). In alternativa è possibile utilizzare un reticolo di fibre ottiche oppure un proiettore laser a bassa intensità che formi le immagini direttamente sulla retina.

  E’ possibile implementare un sistema di tracciamento GPS che in caso di anomalia trasmetta ai soccorritori la posizione esatta del conducente. L’unità GPS permette al casco di funzionare anche come navigatore satellitare in questo caso il software dell’unità di controllo proietta sul visore le informazioni necessarie.

  L’UI viene gestita tramite apposita App da Smartphone in modo da settare tutti i parametri tenere sotto controllo i dati rilevati dai sensori ed avere un log di navigazione. Questi dati possono essere salvati ed utilizzati anche come i dati di una ‘scatola nera’.

  Garantire la sicurezza a bordo di un veicolo a due ruote può essere complesso ma il mio progetto ambisce a dare un energico contribuito. 

 

 

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