HT CHALLENGE 2019

LA TECNOLOGIA RFID PER LA GESTIONE DELLE APPARECCHIATURE BIOMEDICHE DELL’A.O.U. FEDERICO II

LA TECNOLOGIA RFID PER LA GESTIONE DELLE APPARECCHIATURE BIOMEDICHE DELL'A.O.U. FEDERICO II  

AUTORE PRINCIPALE
Mariangela Matano

AFFILIAZIONE
A.O.U. Federico II

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GRUPPO DI LAVORO
Mariangela Matano – A.O.U. Federico II, Campania
Anna Cantone – A.O.U. Federico II, Campania
Giuseppe D’Agostino – A.O.U. Federico II, Campania
Antonietta Perrone – A.O.U. Federico II, Campania

AREA TEMATICA
Gestione delle tecnologie biomediche

ABSTRACT

Il lavoro presentato consiste nella progettazione e sviluppo di un software gestionale e di geolocalizzazione delle apparecchiature biomediche del parco tecnologico dell’A.O.U. Federico II. La prima fase del progetto ha previsto l’inventariazione delle apparecchiature biomediche tramite l’utilizzo di etichette che incorporano uno speciale microchip di geolocalizzazione. Tramite l’autenticazione SW ogni utente (ingegneri clinici personale medico e paramedico tecnici biomedicali etc..) può accedere ai dati inventariali e di gestione manutentiva di ciascuna apparecchiatura biomedica. Le etichette affisse sulle apparecchiature hanno uno speciale microchip di memoria ed un’antenna miniaturizzata che trasmettono al sw i dati inventariali e manutentivi delle apparecchiature e la loro posizione. Attraverso l’elaborazione sw dei dati inventariali è possibile ottenere la priorità di manutenzione secondo un indice denominato “GESTIONE MANUTENTIVA APPARECCHIATURE”. L’indice si ottiene considerando 3 fattori importanti quali funzione fattore di rischio e manutenzione richiesta di ogni macchina secondo la seguente formula: 

GA=Funzione + Rischio + Manutenzione richiesta

 La funzione dell’apparecchiatura può ricadere in 4 principali categorie: terapeutica diagnostica analitica e di supporto. Ad ognuna viene assegnato un indice numerico che esprime il rischio per il paziente connesso all’utilizzo dell’apparecchiatura. Il rischio fisico tiene conto di tutte le conseguenze possibili per il paziente e/o per l’operatore a seguito di un inconveniente o del malfunzionamento dell’apparecchiatura stessa. Più grave è il rischio più è alto il valore assegnato alla funzione rischio. La manutenzione richiesta si ripartisce su tre livelli: Elevato Medio Basso. Un’elaborazione di secondo livello dei dati inventariali e manutentivi consente di poter valutare anche l’obsolescenza clinica e tecnologica del parco macchine biomedicali al fine di programmare interventi di dismissione rinnovo e potenziamento tecnologico adeguati. Il SW consente inoltre di poter creare i report dei costi sostenuti dall’A.O.U. per le attività di manutenzione acquisto e dismissione delle apparecchiature biomediche al fine di avere tracciabilità dei fondi aziendali destinati a tali attività.

 

 

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