AFFILIAZIONE
light s.c.a.r.l.
AUTORE PRINCIPALE
Ing. Verga Matteo
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GRUPPO DI LAVORO
Ing. Verga Matteo light s.c.a.r.l.
Dott. Furlanello Cesare light s.c.a.r.l.
Dott.ssa Pizzi Marina light s.c.a.r.l.
Dott.ssa Kubanyi Andrea light s.c.a.r.l.
Dott. Costantino Stefano asl città di torino
Dott. Schimmenti Ivan asl città di torino
Dott.ssa Toniato Elena asl città di torino
Dott.ssa Crosasso Paola asl città di torino
Ing. Piovanelli Andrea antares vision group
Ing. Marmaglio Paolo antares vision group
Dott. Furlanello Cesare light s.c.a.r.l.
Dott.ssa Pizzi Marina light s.c.a.r.l.
Dott.ssa Kubanyi Andrea light s.c.a.r.l.
Dott. Costantino Stefano asl città di torino
Dott. Schimmenti Ivan asl città di torino
Dott.ssa Toniato Elena asl città di torino
Dott.ssa Crosasso Paola asl città di torino
Ing. Piovanelli Andrea antares vision group
Ing. Marmaglio Paolo antares vision group
AREA TEMATICA
Reingegnerizzazione di processi e sistemi di controllo: innovazione nei flussi operativi
ABSTRACT
Il progetto Smart Tracking UDI mira a migliorare la tracciabilità dei dispositivi medici tramite l’adozione del sistema UDI (Unique Device Identification).
Prima dell’introduzione del Regolamento sui Dispositivi Medici (MDR), la materia era disciplinata dalla Direttiva 93/42/CEE sui dispositivi medici (Medical Device Directive, MDD). Sebbene queste normative fornissero già una base di regolamentazione dei dispositivi, non esisteva ancora l’obbligo di apporre un identificativo univoco e standardizzato sui dispositivi
In assenza di questa standardizzazione, si sono sviluppate soluzioni di tracciabilità basate sulla rietichettatura dei dispositivi medici tramite etichette RFID.
La complessità e il costo di queste soluzioni ne hanno limitato fino ad oggi l’implementazione a pochissime strutture ospedaliere, con il risultato che la stragrande maggioranza degli ospedali oggi fatica a gestire la tracciabilità dei dispositivi medici con parte del processo ancora amministrato tramite supporti cartacei.
L’introduzione del sistema UDI ha cambiato la situazione, obbligando i produttori a etichettare i dispositivi con codici univoci. L’adozione di questo sistema semplifica la tracciabilità, riducendo i costi rispetto alle soluzioni basate su RFID e migliorando la sicurezza. L’uso di armadi intelligenti e sistemi di lettura automatica dei codici UDI ottimizza ulteriormente la gestione, consentendo un controllo più preciso e una riduzione degli errori. Il cuore del sistema è un’infrastruttura software modulare e scalabile, già progettata per dialogare con i principali sistemi informativi ospedalieri (magazzino, sala operatoria, contabilità analitica), superando la frammentazione e garantendo la coerenza e la disponibilità dei dati in tutti i reparti.
Il sistema ha un impatto positivo sulla logistica ospedaliera, in particolare per quanto riguarda l’efficienza nella gestione delle scorte, la riduzione degli sprechi e il miglioramento della sicurezza del paziente, poiché facilita la rintracciabilità dei dispositivi e la gestione dei richiami. Inoltre, l’integrazione con i sistemi ospedalieri esistenti e l’uso di tecnologie predittive basate su intelligenza artificiale migliorano ulteriormente la gestione della supply chain
Il progetto Smart Tracking UDI, vincitore di un hackathon promosso dalla Regione Piemonte, dimostra come una gestione digitale e integrata dei dispositivi medici rappresenti un passo fondamentale verso una sanità più efficiente, sicura e sostenibile.
Prima dell’introduzione del Regolamento sui Dispositivi Medici (MDR), la materia era disciplinata dalla Direttiva 93/42/CEE sui dispositivi medici (Medical Device Directive, MDD). Sebbene queste normative fornissero già una base di regolamentazione dei dispositivi, non esisteva ancora l’obbligo di apporre un identificativo univoco e standardizzato sui dispositivi
In assenza di questa standardizzazione, si sono sviluppate soluzioni di tracciabilità basate sulla rietichettatura dei dispositivi medici tramite etichette RFID.
La complessità e il costo di queste soluzioni ne hanno limitato fino ad oggi l’implementazione a pochissime strutture ospedaliere, con il risultato che la stragrande maggioranza degli ospedali oggi fatica a gestire la tracciabilità dei dispositivi medici con parte del processo ancora amministrato tramite supporti cartacei.
L’introduzione del sistema UDI ha cambiato la situazione, obbligando i produttori a etichettare i dispositivi con codici univoci. L’adozione di questo sistema semplifica la tracciabilità, riducendo i costi rispetto alle soluzioni basate su RFID e migliorando la sicurezza. L’uso di armadi intelligenti e sistemi di lettura automatica dei codici UDI ottimizza ulteriormente la gestione, consentendo un controllo più preciso e una riduzione degli errori. Il cuore del sistema è un’infrastruttura software modulare e scalabile, già progettata per dialogare con i principali sistemi informativi ospedalieri (magazzino, sala operatoria, contabilità analitica), superando la frammentazione e garantendo la coerenza e la disponibilità dei dati in tutti i reparti.
Il sistema ha un impatto positivo sulla logistica ospedaliera, in particolare per quanto riguarda l’efficienza nella gestione delle scorte, la riduzione degli sprechi e il miglioramento della sicurezza del paziente, poiché facilita la rintracciabilità dei dispositivi e la gestione dei richiami. Inoltre, l’integrazione con i sistemi ospedalieri esistenti e l’uso di tecnologie predittive basate su intelligenza artificiale migliorano ulteriormente la gestione della supply chain
Il progetto Smart Tracking UDI, vincitore di un hackathon promosso dalla Regione Piemonte, dimostra come una gestione digitale e integrata dei dispositivi medici rappresenti un passo fondamentale verso una sanità più efficiente, sicura e sostenibile.