Convegno Nazionale AIIC

SISTEMA DI TELEMONITORAGGIO PER LA FISTOLA ARTEROVENOSA

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AFFILIAZIONE

dipartimento di ingegneria elettrica e delle tecnologie dell’informazione, università degli studi di napoli federico ii


AUTORE PRINCIPALE

PhD Centracchio Jessica

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GRUPPO DI LAVORO

PhD Centracchio Jessica dipartimento di ingegneria elettrica e delle tecnologie dell’informazione, università degli studi di napoli federico ii
Dott. Parlato Salvatore dipartimento di ingegneria elettrica e delle tecnologie dell’informazione, università degli studi di napoli federico ii
Dott.ssa Cinotti Eliana dipartimento di ingegneria elettrica e delle tecnologie dell’informazione, università degli studi di napoli federico ii
PhD Andreozzi Emilio dipartimento di ingegneria elettrica e delle tecnologie dell’informazione, università degli studi di napoli federico ii

AREA TEMATICA

Applicazioni innovative di bioingegneria: idee dalle Università

ABSTRACT

In Italia, più di 50 mila pazienti soffrono di insufficienza renale e devono sottoporsi ad emodialisi. La fistola arterovenosa (FAV) è l’accesso vascolare preferito nei pazienti con insufficienza renale terminale, e consiste nel collegamento artificiale tra un’arteria ed una vena. Tale collegamento provoca vibrazioni delle pareti venose, che possono essere percepite tramite palpazione e auscultazione, e consentono al medico di rilevare malfunzionamenti della FAV, come le stenosi. Infatti, tutte le FAV sviluppano stenosi che, se non diagnosticate e trattate tempestivamente, portano ad ospedalizzazioni, con peggioramento della qualità di vita del paziente e aumento dei costi a carico del SSN. Visite mediche più o meno frequenti comportano un grande dispiego di risorse finanziarie e umane, e in molti casi non garantiscono una diagnosi tempestiva della stenosi. È stato proposto, dunque, un sistema di tele-monitoraggio delle FAV per consentire controlli più frequenti e riconoscimento precoce delle stenosi, alleggerendo il carico sul SSN. Il sistema si presta all’uso in diversi scenari: l’automonitoraggio quotidiano in ambiente domestico, il monitoraggio frequente in sede di emodialisi, il monitoraggio da parte di personale sanitario non specializzato (medici di base, infermieri, farmacisti). Il sistema si basa su un sensore di vibrazioni piezoelettrico che registra contemporaneamente pulsazione e vibrazioni palpabili e udibili della FAV, ed estrae diverse feature che vengono poi utilizzate da un algoritmo di intelligenza artificiale per la diagnosi della stenosi. I dati possono essere trasmessi al personale medico ed utilizzati per migliorare la gestione del paziente. Nei test preliminari, il sistema ha consentito la diagnosi di stenosi con accuratezza del 92 %, sensibilità del 85 %, e valore predittivo positivo del 100 %, garantendo un’elevata probabilità di diagnosi precoce della stenosi da remoto. Il sistema di tele-monitoraggio della FAV apporterebbe numerosi vantaggi, in quanto consentirebbe di migliorare la qualità di vita dei pazienti, riducendo la necessità di recarsi spesso in clinica e di fare lunghi spostamenti, e al contempo di ridurre le ospedalizzazioni, le liste di attesa per i controlli, e i costi a carico del SSN. La sua semplicità di utilizzo lo rende adatto all’uso da parte di personale sanitario non specializzato, e di elevata accettabilità anche da parte dei pazienti per scopi di automonitoraggio.

 

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