Convegno Nazionale AIIC

PROPOSTA DI UN NUOVO METODO DI CALCOLO DEL CANONE ALL’INTERNO DEI CAPITOLATI D’APPALTO DI SERVIZI DI INGEGNERIA CLINICA

AFFILIAZIONE

h.c. hospital consulting s.p.a


AUTORE PRINCIPALE

Ing. Mesolella Greta

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GRUPPO DI LAVORO

Ing. Mesolella Greta h.c. hospital consulting s.p.a

AREA TEMATICA

Gestione delle tecnologie biomediche

ABSTRACT

L’attuale modello di remunerazione dei contratti S.I.G.A.E., basato su percentuali del valore d’acquisto delle apparecchiature elettromedicali suddivise in classi manutentive, presenta limiti nel riflettere i reali costi di manutenzione e nel garantire un margine adeguato ai fornitori di global service; infatti, si evidenzia un’erosione progressiva dei canoni, spesso insufficienti a coprire i costi effettivi, soprattutto per apparecchiature di media tecnologia, il cui valore d’acquisto è in calo.
Tutto questo è stato avvalorato attraverso lo studio delle gare indette da centrali di committenza regionali negli ultimi anni e l’analisi dei dati gestionali di Hospital Consulting S.p.A.
Per superare le criticità riscontrate, si propone un nuovo modello di remunerazione che integra, oltre al valore d’acquisto e alla classe manutentiva, ulteriori fattori dinamici:
– il fattore utilizzo, che modula il canone in base all’intensità d’uso dell’apparecchiatura;
– il fattore vetustà, che considera l’età dell’apparecchio rispetto alla vita media stimata;
– il fattore manutenzione su guasto, che valuta il numero di guasti e il tempo medio di riparazione rispetto ai valori previsti da CSA:
– il fattore manutenzione programmata, che tiene conto dell’esecuzione delle attività preventive, dei controlli funzionali e delle verifiche di sicurezza elettrica rispetto a quanto previsto da CSA.
Uno dei principali vantaggi del nuovo modello è la possibilità di adeguare il canone alla reale gestione manutentiva delle apparecchiature, corrispondendo un importo equo in funzione delle attività effettivamente svolte.
Ciò consente di evitare l’applicazione di penali, prevedendo canoni ridotti laddove gli interventi non vengano eseguiti, e canoni maggiori laddove venga svolto un numero maggiore di attività.
L’applicazione del modello a casi studio ha dimostrato un miglior allineamento tra canoni di manutenzione e costi effettivi, permettendo una maggiore flessibilità e personalizzazione in base alle specificità del parco apparecchi e all’efficienza del servizio in tutta la sua durata.
L’introduzione di un sistema più dinamico e flessibile rappresenta un passo avanti nella gestione della manutenzione delle apparecchiature elettromedicali.
Questo approccio permette di superare la logica del massimo ribasso, favorendo un equilibrio tra sostenibilità economica e qualità del servizio, migliorando l’efficienza complessiva dei SIC ed adattandosi al loro cambiamento nel tempo.

 

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