AFFILIAZIONE
università degli studi di salerno, dipartimento di medicina, chirurgia ed odontoiatria “scuola medica salernitana
AUTORE PRINCIPALE
Dr Garofano Marina
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GRUPPO DI LAVORO
Dr Garofano Marina università degli studi di salerno, dipartimento di medicina, chirurgia ed odontoiatria “scuola medica salernitana
Prof. Bramanti Alessia università degli studi di salerno, dipartimento di medicina, chirurgia ed odontoiatria “scuola medica salernitana
Dr Bartolomeo Marianna università degli studi di salerno, dipartimento di medicina, chirurgia ed odontoiatria “scuola medica salernitana
Dr Del Sorbo Rosaria università degli studi di salerno, dipartimento di medicina, chirurgia ed odontoiatria “scuola medica salernitana
Dr Di Palo Maria Pia università degli studi di salerno, dipartimento di medicina, chirurgia ed odontoiatria “scuola medica salernitana
Dr Giordano Massimo università degli studi di salerno, dipartimento di medicina, chirurgia ed odontoiatria “scuola medica salernitana
Dr Ragusa Chiara Maria università degli studi di salerno, dipartimento di medicina, chirurgia ed odontoiatria “scuola medica salernitana
Ing. Arcolini Angelo azienda ospedaliero universitaria ”san giovanni di dio e ruggi d’aragona”
Ing. Esposito Ida azienda ospedaliero universitaria ”san giovanni di dio e ruggi d’aragona”
Ing. Attianese Barbara Palma azienda ospedaliero universitaria ”san giovanni di dio e ruggi d’aragona”
Ing. Menzione Anna università degli studi di salerno, dipartimento di medicina, chirurgia ed odontoiatria “scuola medica salernitana Ing. Marra Angelo azienda ospedaliero universitaria ”san giovanni di dio e ruggi d’aragona”
Ing. Restieri Maria Teresa azienda ospedaliero universitaria ”san giovanni di dio e ruggi d’aragona”
Prof. Bramanti Alessia università degli studi di salerno, dipartimento di medicina, chirurgia ed odontoiatria “scuola medica salernitana
Dr Bartolomeo Marianna università degli studi di salerno, dipartimento di medicina, chirurgia ed odontoiatria “scuola medica salernitana
Dr Del Sorbo Rosaria università degli studi di salerno, dipartimento di medicina, chirurgia ed odontoiatria “scuola medica salernitana
Dr Di Palo Maria Pia università degli studi di salerno, dipartimento di medicina, chirurgia ed odontoiatria “scuola medica salernitana
Dr Giordano Massimo università degli studi di salerno, dipartimento di medicina, chirurgia ed odontoiatria “scuola medica salernitana
Dr Ragusa Chiara Maria università degli studi di salerno, dipartimento di medicina, chirurgia ed odontoiatria “scuola medica salernitana
Ing. Arcolini Angelo azienda ospedaliero universitaria ”san giovanni di dio e ruggi d’aragona”
Ing. Esposito Ida azienda ospedaliero universitaria ”san giovanni di dio e ruggi d’aragona”
Ing. Attianese Barbara Palma azienda ospedaliero universitaria ”san giovanni di dio e ruggi d’aragona”
Ing. Menzione Anna università degli studi di salerno, dipartimento di medicina, chirurgia ed odontoiatria “scuola medica salernitana Ing. Marra Angelo azienda ospedaliero universitaria ”san giovanni di dio e ruggi d’aragona”
Ing. Restieri Maria Teresa azienda ospedaliero universitaria ”san giovanni di dio e ruggi d’aragona”
AREA TEMATICA
Esperienze di telemedicina
ABSTRACT
Lo scompenso cardiaco cronico (SCC) rappresenta una delle principali cause di ospedalizzazione e mortalità nei sistemi sanitari moderni. Nonostante l’efficacia della riabilitazione cardiologica (CR) nel migliorare la capacità funzionale e la qualità di vita, l’adesione ai programmi tradizionali in presenza risulta spesso limitata da barriere logistiche e organizzative. La teleriabilitazione (TR), grazie alle tecnologie digitali e al telemonitoraggio, si propone come un’alternativa efficace e accessibile, permettendo il monitoraggio remoto dei pazienti e garantendo la continuità delle cure. Questo studio valuta l’efficacia della TR rispetto all’approccio riabilitativo tradizionale intra-hospital.
L’obiettivo primario dello studio è confrontare l’impatto della TR rispetto alla CR tradizionale sulla capacità funzionale dei pazienti con SCC, misurata tramite VO2max. Gli obiettivi secondari includono la valutazione dell’efficacia della TR sui parametri biochimici, strumentali e sulla qualità della vita, nonché il mantenimento dei benefici a lungo termine.
Lo studio è osservazionale, prospettico, monocentrico e non farmacologico, condotto su pazienti con SCC presi in carico presso l’Unità di Cardiologia Riabilitativa dell’AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona. I pazienti sono suddivisi in due gruppi: uno sottoposto a TR domiciliare sincrona con monitoraggio telemetrico e supervisione da remoto tramite piattaforma digitale, e l’altro che segue il protocollo di CR tradizionale supervisionato in presenza. Il programma di riabilitazione ha una durata di 8 settimane e prevede un combined training, con sessioni di endurance training e esercizi di rafforzamento e respirazione. I pazienti vengono monitorati a diversi timepoint (T0, T2, T4), con valutazioni funzionali (6MWT, CPET), biochimiche (BNP, ANP) e di qualità della vita (KCCQ-12, SF-36). Ad oggi i pazienti reclutati hanno mostrato un elevato tasso di aderenza al trattamento (>90% delle sedute previste), miglioramento della qualità di vita in svariati domini della SF-36, incremento di circa il 20% dei metri percorsi al 6MWT rispetto al basale, infine, nessun paziente ha riportato eventi avversi.
In conclusione, la TR potrebbe rappresentare una strategia efficace per superare le limitazioni della CR tradizionale, garantendo una maggiore aderenza e una gestione più efficace del SCC. I risultati dello studio contribuiranno a definire nuove linee guida per l’implementazione della TR nella pratica clinica.
L’obiettivo primario dello studio è confrontare l’impatto della TR rispetto alla CR tradizionale sulla capacità funzionale dei pazienti con SCC, misurata tramite VO2max. Gli obiettivi secondari includono la valutazione dell’efficacia della TR sui parametri biochimici, strumentali e sulla qualità della vita, nonché il mantenimento dei benefici a lungo termine.
Lo studio è osservazionale, prospettico, monocentrico e non farmacologico, condotto su pazienti con SCC presi in carico presso l’Unità di Cardiologia Riabilitativa dell’AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona. I pazienti sono suddivisi in due gruppi: uno sottoposto a TR domiciliare sincrona con monitoraggio telemetrico e supervisione da remoto tramite piattaforma digitale, e l’altro che segue il protocollo di CR tradizionale supervisionato in presenza. Il programma di riabilitazione ha una durata di 8 settimane e prevede un combined training, con sessioni di endurance training e esercizi di rafforzamento e respirazione. I pazienti vengono monitorati a diversi timepoint (T0, T2, T4), con valutazioni funzionali (6MWT, CPET), biochimiche (BNP, ANP) e di qualità della vita (KCCQ-12, SF-36). Ad oggi i pazienti reclutati hanno mostrato un elevato tasso di aderenza al trattamento (>90% delle sedute previste), miglioramento della qualità di vita in svariati domini della SF-36, incremento di circa il 20% dei metri percorsi al 6MWT rispetto al basale, infine, nessun paziente ha riportato eventi avversi.
In conclusione, la TR potrebbe rappresentare una strategia efficace per superare le limitazioni della CR tradizionale, garantendo una maggiore aderenza e una gestione più efficace del SCC. I risultati dello studio contribuiranno a definire nuove linee guida per l’implementazione della TR nella pratica clinica.