AFFILIAZIONE
asst spedali civili
AUTORE PRINCIPALE
Soldati Riccardo
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GRUPPO DI LAVORO
Soldati Riccardo asst spedali civili
D’Agata Emanuele asst spedali civili
Scazzoli Francesco asst spedali civili
D’Agata Emanuele asst spedali civili
Scazzoli Francesco asst spedali civili
AREA TEMATICA
Reingegnerizzazione di processi e sistemi di controllo: innovazione nei flussi operativi
ABSTRACT
Di fronte alle sfide poste dai flussi operativi complessi, le Aziende Sanitarie si trovano ad affrontare problematiche con un profondo impatto gestionale, soprattutto quando tali processi coinvolgono non solo la struttura stessa ma anche una molteplicità di altre realtà sanitarie.
Questi scenari comportano una duplice criticità: da un lato, la necessità di analisi approfondite delle esigenze interne e di una valutazione accurata dei fabbisogni; dall’altro, l’esigenza di instaurare e mantenere un dialogo continuo con le strutture esterne. Tale complessità si accentua ulteriormente con l’aumentare del numero di enti coinvolti, rendendo la gestione un compito particolarmente articolato.
Una delle aree in cui questa complessità si manifesta con particolare evidenza è quella delle richieste di laboratorio, dove la varietà di esami, la specificità clinica e l’eterogeneità dei flussi organizzativi rendono difficile garantire efficienza e coerenza. Per affrontare questa criticità, gli Spedali Civili di Brescia (SCB) hanno avviato un progetto strutturato di informatizzazione delle richieste di laboratorio verso enti esterni (“service passivo”), finalizzato a digitalizzare e razionalizzare l’intero processo, garantendo efficienza, tracciabilità e riduzione degli errori.
Il sistema sviluppato è stato progettato per rispondere alle esigenze dei reparti clinici, permette tra le altre cose la compilazione guidata delle richieste, eliminando gli errori nell’indicazione dei codici identificativi degli esami, trasmettendo istantaneamente le informazioni all’ufficio competente per l’organizzazione della spedizione del campione.
Il progetto si è articolato in diverse fasi operative:
• Analisi approfondita dei flussi esistenti: identificazione delle criticità e delle attività a basso valore aggiunto;
• Formalizzazione di convenzioni con gli enti esterni: per standardizzare e raggruppare gli esami richiesti;
• Attivazione di un reparto pilota: per testare il sistema e affinarlo in base ai feedback ricevuti;
• Inclusione progressiva ai reparti: tramite censimento degli esami richiesti, configurazione personalizzata e formazione degli operatori
Questa progettualità rappresenta un cambio operativo e logistico: da una gestione frammentata a un sistema integrato e digitale, capace di migliorare la qualità del servizio, ridurre gli errori e ottimizzare le risorse. Un modello replicabile per affrontare in modo sistemico le sfide di una sanità sempre più interconnessa.
Questi scenari comportano una duplice criticità: da un lato, la necessità di analisi approfondite delle esigenze interne e di una valutazione accurata dei fabbisogni; dall’altro, l’esigenza di instaurare e mantenere un dialogo continuo con le strutture esterne. Tale complessità si accentua ulteriormente con l’aumentare del numero di enti coinvolti, rendendo la gestione un compito particolarmente articolato.
Una delle aree in cui questa complessità si manifesta con particolare evidenza è quella delle richieste di laboratorio, dove la varietà di esami, la specificità clinica e l’eterogeneità dei flussi organizzativi rendono difficile garantire efficienza e coerenza. Per affrontare questa criticità, gli Spedali Civili di Brescia (SCB) hanno avviato un progetto strutturato di informatizzazione delle richieste di laboratorio verso enti esterni (“service passivo”), finalizzato a digitalizzare e razionalizzare l’intero processo, garantendo efficienza, tracciabilità e riduzione degli errori.
Il sistema sviluppato è stato progettato per rispondere alle esigenze dei reparti clinici, permette tra le altre cose la compilazione guidata delle richieste, eliminando gli errori nell’indicazione dei codici identificativi degli esami, trasmettendo istantaneamente le informazioni all’ufficio competente per l’organizzazione della spedizione del campione.
Il progetto si è articolato in diverse fasi operative:
• Analisi approfondita dei flussi esistenti: identificazione delle criticità e delle attività a basso valore aggiunto;
• Formalizzazione di convenzioni con gli enti esterni: per standardizzare e raggruppare gli esami richiesti;
• Attivazione di un reparto pilota: per testare il sistema e affinarlo in base ai feedback ricevuti;
• Inclusione progressiva ai reparti: tramite censimento degli esami richiesti, configurazione personalizzata e formazione degli operatori
Questa progettualità rappresenta un cambio operativo e logistico: da una gestione frammentata a un sistema integrato e digitale, capace di migliorare la qualità del servizio, ridurre gli errori e ottimizzare le risorse. Un modello replicabile per affrontare in modo sistemico le sfide di una sanità sempre più interconnessa.