AFFILIAZIONE
dipartimento di biologia, università di napoli federico ii
AUTORE PRINCIPALE
Professore Piscopo Marina
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GRUPPO DI LAVORO
Professore Piscopo Marina dipartimento di biologia, università di napoli federico ii
Dr Lettieri Gennaro dipartimento di biologia, università di napoli federico ii
Dr Marinaro Carmela dipartimento di biologia, università di napoli federico ii
Dr Luigi Montano Unità di Andrologia e Servizio di Medicina dello Stile di Vita in Uro-Andrologia, Azienda Sanitaria Locale (ASL) Salerno
Dr Lettieri Gennaro dipartimento di biologia, università di napoli federico ii
Dr Marinaro Carmela dipartimento di biologia, università di napoli federico ii
Dr Luigi Montano Unità di Andrologia e Servizio di Medicina dello Stile di Vita in Uro-Andrologia, Azienda Sanitaria Locale (ASL) Salerno
AREA TEMATICA
Visioni strategiche innovative in ottica di sostenibilità ambientale: proposte dall’industria
ABSTRACT
Negli ultimi 50 anni è cresciuto l’interesse scientifico per la comprensione degli effetti degli inquinanti antropici sulla qualità degli spermatozoi umani, dato che la fertilità maschile si è ridotta progressivamente e rapidamente dagli anni ’70. Grazie a Ecofoodfertility (https://www.ecofoodfertility.it/), di cui il PI è membro, è sempre più evidente che la qualità dello sperma è un indicatore promettente e precoce della salute ambientale e umana. L’obiettivo di questo progetto è analizzare gli effetti di metalli pesanti, microplastiche e inquinanti organici persistenti (POP) sulla qualità dello sperma degli uomini e indagare il possibile ruolo della dieta mediterranea come strumento di resilienza sanitaria. Per raggiungere questo obiettivo, uomini sani che vivono in aree italiane ad alto e basso impatto ambientale saranno arruolati in uno studio pilota, open-label, randomizzato e controllato (RCT) per valutare la qualità dello sperma utilizzando approcci convenzionali e innovativi. Gli approcci convenzionali consisteranno in una valutazione clinica generale, spermiogramma e test di frammentazione del DNA spermatico. Tra gli approcci innovativi, progettati per rilevare i cambiamenti oltre lo spermiogramma, il primo passo sarà determinare l’accumulo di metalli pesanti, microplastiche e POP nello sperma e analizzare il microbiota seminale. Verrà inoltre eseguita la metabolomica per tracciare un profilo completo dei metaboliti presenti nello sperma, fornendo una visione più approfondita dei percorsi metabolici che potrebbero influenzare la qualità dello sperma e la fertilità. Saranno inoltre identificati indici precoci di danno e nuovi marcatori di fertilità utilizzando approcci molecolari ed epigenetici, biochimici e genetici. Infine, verrà effettuato un intervento dietetico basato sulla dieta mediterranea, ricca di antiossidanti e in grado di ridurre gli effetti degli inquinanti su soggetti che mostrano cambiamenti nei parametri proposti. Le differenze nei parametri proposti, tra i due gruppi sperimentali possono servire come misura del rischio di riduzione della qualità dello sperma e della fertilità, fornendo nuove conoscenze sulle cause dell’infertilità idiopatica. Inoltre, questo progetto esplorerà il potenziale di mitigazione degli effetti negativi dell’inquinamento sulla fertilità maschile attraverso la dieta mediterranea.