AFFILIAZIONE
asst della franciacorta
AUTORE PRINCIPALE
Ing. Lippolis Maria Chiara
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GRUPPO DI LAVORO
Ing. Lippolis Maria Chiara asst della franciacorta
Ing. Boniotti Cinzia asst della franciacorta
Coord. Scalvini Claudio asst della franciacorta
Ing. Boniotti Cinzia asst della franciacorta
Coord. Scalvini Claudio asst della franciacorta
AREA TEMATICA
Reingegnerizzazione di processi e sistemi di controllo: innovazione nei flussi operativi
ABSTRACT
La gestione degli emocomponenti riveste un ruolo centrale per la sicurezza dei pazienti e nell’efficienza organizzativa del sistema sanitario. Attualmente, presso l’ASST Franciacorta, il processo trasfusionale si caratterizza per una significativa eterogeneità nei flussi operativi, dovuta al livello di urgenza delle richieste (non urgente, urgente, urgentissima), alla variabilità degli orari in cui si inviano le richieste di emocompoenti (lavorativo o in pronta disponibilità) e alla distanza fisica fra la sede da cui parte la richiesta (reparto) e quella di elaborazione (SIMT). Tale complessità organizzativa, unita alla dipendenza dai TSLB del SIMT per l’assegnazione e consegna delle unità, espone a rischi di errore e ritardi. Inoltre, la limitata tracciabilità delle attività svolte rende difficile monitorare il processo. Per far fronte a queste criticità, è stata condotta un’analisi per valutare l’opportunità di introdurre le frigoemoteche intelligenti (FI) come soluzione tecnologica avanzata per sopperire ai limiti delle frigoemoteche tradizionali.
È stata effettuata una valutazione degli aspetti caratterizzanti le FI presenti sul mercato. Ciò ha portato ad una comparazione dal punto di vista tecnico, operativo e di sicurezza con le frigoemoteche tradizionali, evidenziando i punti di forza delle FI, ovvero:
• riconoscimento automatico delle unità
• controlli di sicurezza automatizzati con relativa riduzione di errori dell’operatore
• migliore gestione delle scorte, con un uso più appropriato delle unità zero negativo
• tracciabilità completa e automatizzata delle sacche e degli operatori coinvolti
• integrazione con i sistemi informativi del SIMT, riducendo la gestione cartacea.
Di particolare rilevanza è stata la definizione dei requisiti delle sedi di installazione delle FI (organizzativi, strutturali, ambientali e logistici) e la successiva identificazione degli stessi all’interno della ASST.
La stesura del progetto ha previsto la redazione del capitolato di gara, con la ridefinizione del flusso operativo: dall’attuale gestione delle richieste trasfusionali complessa ed eterogenea, si è passati a un un’unica procedura operativa semplificata e standardizzata.
Nonostante il rilevante impatto economico, il progetto mira a promuovere un cambio di paradigma nella gestione trasfusionale, orientato a una maggiore sicurezza, efficienza e coerenza organizzativa, in linea anche con quanto indicato da Regione Lombardia negli ultimi indirizzi di programmazione.
È stata effettuata una valutazione degli aspetti caratterizzanti le FI presenti sul mercato. Ciò ha portato ad una comparazione dal punto di vista tecnico, operativo e di sicurezza con le frigoemoteche tradizionali, evidenziando i punti di forza delle FI, ovvero:
• riconoscimento automatico delle unità
• controlli di sicurezza automatizzati con relativa riduzione di errori dell’operatore
• migliore gestione delle scorte, con un uso più appropriato delle unità zero negativo
• tracciabilità completa e automatizzata delle sacche e degli operatori coinvolti
• integrazione con i sistemi informativi del SIMT, riducendo la gestione cartacea.
Di particolare rilevanza è stata la definizione dei requisiti delle sedi di installazione delle FI (organizzativi, strutturali, ambientali e logistici) e la successiva identificazione degli stessi all’interno della ASST.
La stesura del progetto ha previsto la redazione del capitolato di gara, con la ridefinizione del flusso operativo: dall’attuale gestione delle richieste trasfusionali complessa ed eterogenea, si è passati a un un’unica procedura operativa semplificata e standardizzata.
Nonostante il rilevante impatto economico, il progetto mira a promuovere un cambio di paradigma nella gestione trasfusionale, orientato a una maggiore sicurezza, efficienza e coerenza organizzativa, in linea anche con quanto indicato da Regione Lombardia negli ultimi indirizzi di programmazione.