Convegno Nazionale AIIC

LA NUOVA CONFIGURAZIONE DEL CORELAB DEL PO SAN MARCO

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AFFILIAZIONE

aou policlinico “g. rodolico – san marco”


AUTORE PRINCIPALE

Ing Roccasalva Marco

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GRUPPO DI LAVORO

Ing Roccasalva Marco aou policlinico “g. rodolico – san marco”
Ing Fileccia Simona aou policlinico “g. rodolico – san marco”
Ing Capizzi Angelo aou policlinico “g. rodolico – san marco”
Dr Raffaele Calogero aou policlinico “g. rodolico – san marco”
Rag Viscuso Francesco aou policlinico “g. rodolico – san marco”
Dr Di Marco Anna Lia aou policlinico “g. rodolico – san marco”
Dr Grassi Patrizia aou policlinico “g. rodolico – san marco”

AREA TEMATICA

Progettazione funzionale degli spazi e delle strutture ospedaliere

ABSTRACT

La Medicina di Laboratorio viene definita come un’area clinica pluridisciplinare e componente fondamentale dei processi diagnostico-terapeutici; allo stato attuale, anche di screening e riabilitazione. Tipicamente articolata nei seguenti settori: Allergologia e Autoimmunità, Anatomia patologica, Biologia molecolare, Citofluorimetria, Elettroforesi e Immunofissazione, Ematologia, Emostasi, Medicina Trasfusionale, Microbiologia, Patologia clinica (comprensiva di Chimica clinica ed Immunochimica).
Presso il Laboratorio Analisi del PO San Marco, si è manifestata la necessità (scadenza gara precedente) e la volontà (adeguamento tecnologico allo stato dell’arte) di implementare una nuova configurazione del modello Corelab. Quest’ultima è stata progettata per garantire: 1) automazione di 5 aree analitiche critiche (Chimica Clinica e Immunochimica, Coagulometria, Ematologia, Urine, Ves) 2) incrementare il pannello analitico 3) completa tracciabilità a tutte le fasi 4) un unico sistema per routine ed urgenza. Attraverso la nuova procedura di gara, è stato possibile quindi garantire i punti precedentemente elencati. In modo particolare: 1) il pannello analitico (al momento della sola Chimica Clinica) è aumentato del 10% con possibilità quindi di analizzare i nuovi analiti direttamente in laboratorio e non doverli processare esternamente; con conseguente risparmio di tempo e di risorse economiche 2) Si è passati da 2 a 4 binari, in questo modo il throughput complessivo garantisce una routine di circa 600 test/h ma potenzialmente può arrivare ad oltre 1000 test/h. Inoltre, risulta notevole il risparmio energetico, in quanto a parità di attività delle macchine si riescono a processare contemporaneamente più campioni; si è passati da 1 milione di test/anno (2024) a 1.5 milioni test/anno (stima 2025) 3) Tutte le fasi della preanalitica sono completamente automatizzate; all’interno della catena sono stati inglobati:1 recapper, 3 decapper, 2 centrifughe (in aggiunta a 2 da banco), 1 aliquotatore con etichettatrice e rilevatore di livello 4) la presenza di un frigorifero direttamente annesso alla catena consente di conservare (fino a 7 giorni) i campioni e poi di smaltirli. 5) I TAT raggiunti sono di 120 minuti per la routine e di 60 minuti per le urgenze.

 

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