AFFILIAZIONE
biolab3 – università degli studi roma tre
AUTORE PRINCIPALE
DOTT.SSA Trani Ilaria
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GRUPPO DI LAVORO
DOTT.SSA Trani Ilaria biolab3 – università degli studi roma tre
Ing. Lazzari Stefano a.o. san giovanni addolorata
Ing. D’Anna Carmen a.o. san giovanni addolorata
Prof. Schmid Maurizio biolab3 – università degli studi roma tre
Ing. Lazzari Stefano a.o. san giovanni addolorata
Ing. D’Anna Carmen a.o. san giovanni addolorata
Prof. Schmid Maurizio biolab3 – università degli studi roma tre
AREA TEMATICA
Progettazione funzionale degli spazi e delle strutture ospedaliere
ABSTRACT
Tra le innovazioni tecnologiche in campo medico che hanno portato le aziende ospedaliere a investire per migliorare il processo di cura dei pazienti e il lavoro del personale, l’introduzione di sale operatorie ibride ha permesso di fondere tecnologie di imaging diagnostico all’avanguardia con i dispositivi di una sala operatoria convenzionale.
L’obiettivo di questo lavoro è la conversione della sala operatoria dell’U.O.C. Chirurgia Vascolare dell’Azienda Ospedaliera San Giovanni Addolorata di Roma in una sala ibrida. Il progetto deve contemperare i requisiti stringenti derivanti dalle dimensioni ridotte dell’ambiente esistente con l’opportunità di introdurre in tali ambienti tutte le attrezzature necessarie.
Visti gli ingenti costi di un progetto di questa natura, prima di procedere con l’attuazione di un investimento economico come la costruzione di una sala operatoria ibrida è stato necessario redigere uno studio di fattibilità tecnico-economica.
La scelta cardine della sala operatoria è stata l’angiografo robotizzato a pavimento, capace di implementare molteplici configurazioni per minimizzare la movimentazione del paziente. La sala ibrida include, inoltre, un tavolo operatorio compatibile con l’angiografo, un ecografo con sonde specifiche per la chirurgia vascolare e lampade scialitiche con videocamera per ottenere una sala con tecnologia integrata.
Il progetto architettonico ha previsto la modifica, seppur limitata, della configurazione degli spazi attuali in modo da consentire la creazione di una sala tecnica, una sala di controllo per la gestione remota dell’intervento per ridurre al minimo la presenza di personale medico in sala durante gli interventi e la predisposizione di un nuovo spazio adibito al lavaggio chirurghi per migliorare il flusso del personale medico e dei pazienti.
Per ottenere un elevato livello di qualità dell’aria è stata prevista l’installazione di uno nuovo sistema di ventilazione e condizionamento a contaminazione controllata con un soffitto filtrante a tre velocità, modulato sull’altezza ridotta degli spazi, per ottenere un ambiente sterile in classe ISO 5.
È stata quindi svolta un’analisi economica basata sulla tipologia di procedure chirurgiche che avrebbero utilizzato la sala, dettagliando gli aspetti tecnici di riferimento: numerosità e tipologia di interventi per DRG, durate di degenza, costi del materiale per intervento. Si è ricavato un payback period di tre anni sul costo dell’investimento sostenuto.
L’obiettivo di questo lavoro è la conversione della sala operatoria dell’U.O.C. Chirurgia Vascolare dell’Azienda Ospedaliera San Giovanni Addolorata di Roma in una sala ibrida. Il progetto deve contemperare i requisiti stringenti derivanti dalle dimensioni ridotte dell’ambiente esistente con l’opportunità di introdurre in tali ambienti tutte le attrezzature necessarie.
Visti gli ingenti costi di un progetto di questa natura, prima di procedere con l’attuazione di un investimento economico come la costruzione di una sala operatoria ibrida è stato necessario redigere uno studio di fattibilità tecnico-economica.
La scelta cardine della sala operatoria è stata l’angiografo robotizzato a pavimento, capace di implementare molteplici configurazioni per minimizzare la movimentazione del paziente. La sala ibrida include, inoltre, un tavolo operatorio compatibile con l’angiografo, un ecografo con sonde specifiche per la chirurgia vascolare e lampade scialitiche con videocamera per ottenere una sala con tecnologia integrata.
Il progetto architettonico ha previsto la modifica, seppur limitata, della configurazione degli spazi attuali in modo da consentire la creazione di una sala tecnica, una sala di controllo per la gestione remota dell’intervento per ridurre al minimo la presenza di personale medico in sala durante gli interventi e la predisposizione di un nuovo spazio adibito al lavaggio chirurghi per migliorare il flusso del personale medico e dei pazienti.
Per ottenere un elevato livello di qualità dell’aria è stata prevista l’installazione di uno nuovo sistema di ventilazione e condizionamento a contaminazione controllata con un soffitto filtrante a tre velocità, modulato sull’altezza ridotta degli spazi, per ottenere un ambiente sterile in classe ISO 5.
È stata quindi svolta un’analisi economica basata sulla tipologia di procedure chirurgiche che avrebbero utilizzato la sala, dettagliando gli aspetti tecnici di riferimento: numerosità e tipologia di interventi per DRG, durate di degenza, costi del materiale per intervento. Si è ricavato un payback period di tre anni sul costo dell’investimento sostenuto.