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ANALISI DEL CAMMINO NELLA RIABILITAZIONE DI PAZIENTI AMPUTATI

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Area tematica
Sviluppo di tecnologie e dispositivi per la salute

Abstract
Un infortunio dovuto ad un evento traumatico può essere una possibile causa di amputazione di arto inferiore. Il Centro Protesi INAIL si occupa del trattamento protesico di pazienti che hanno subito questo genere di interventi, tramite medici e tecnici specializzati che si occupano dell’intera terapia, dalla scelta del dispositivo protesico più adatto alla riabilitazione e il reinserimento nella vita sociale e nel mondo del lavoro. Il laboratorio di Ingegneria Biomedica Biolab dell’Università Roma Tre, in collaborazione con quello della filiale romana del Centro Protesi INAIL, si sta occupando di applicare tecniche di analisi quantitativa del movimento umano per comprendere i meccanismi di adattamento del paziente ai diversi tipi di dispositivi protesici e terapie riabilitative.
Nel laboratorio, il cammino dei soggetti amputati è stato analizzato tramite un sistema in grado di catturare e ricostruire il movimento 3D insieme all’attività elettromiografica di 12 muscoli dell’arto sano e di 4 del tronco, al fine di indagare le strategie neuromuscolari di controllo del cammino. Ai pazienti è stato chiesto di partecipare agli esperimenti durante la loro permanenza nel Centro Protesi; in questo modo è possibile analizzare il cammino dello stesso soggetto con diversi tipi di protesi ed in diversi momenti della terapia riabilitativa. Utilizzando lo stesso protocollo sperimentale è stato registrato il cammino di un campione di soggetti sani, a fini di confronto.
L’analisi del movimento 3D e dell’attività muscolare nel cammino di pazienti amputati è in grado di rilevare con maggiore dettaglio le caratteristiche dell’esecuzione del gesto, evidenziando differenze che sarebbero invisibili all’occhio del medico. Una rigorosa fase di analisi dei risultati può quindi aiutare con la definizione di parametri sintetici oggettivi utili per descrivere il livello di performance motorie del paziente, in funzione del diverso dispositivo protesico o della terapia affrontata. In aggiunta, è possibile ricavare informazioni interessanti in ambito accademico, riguardanti i meccanismi di adattamento in seguito all’amputazione.
L’utilizzo di queste tecniche nel caso della caratterizzazione del cammino di pazienti amputati può quindi fornire un valido supporto nel tracciamento dei progressi della terapia riabilitativa, guidando le scelte dell’equipe medica verso la soluzione più efficiente in termini sia della salute del paziente sia economici, favorendo così il reinserimento lavorativo.

 

Autori
Simone Ranaldi dipartimento di ingegneria, università roma tre roma italy








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