HT CHALLENGE 2019

TELEMONITORAGGIO INTEGRATO SOCIO-ASSISTENZIALE/SANITARIO SU PAZIENTI DOMICILIARI DEL SSR-FVG AD ALTO RISCHIO: DAL PROGETTO “UE” SMART CARE AL PDTA OSPEDALE – TERRITORIO

TELEMONITORAGGIO INTEGRATO SOCIO-ASSISTENZIALE/SANITARIO SU PAZIENTI DOMICILIARI DEL SSR-FVG AD ALTO RISCHIO: DAL PROGETTO  

AUTORE PRINCIPALE
Paolo Scibetta

AFFILIAZIONE
Azienda Regionale di Coordinamento per la Salute

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GRUPPO DI LAVORO
Paolo Scibetta – Azienda Regionale di Coordinamento per la Salute, Friuli-Venezia Giulia
Andrea Di Lenarda – Azienda Sanitria Integrata di Trieste, Friuli Venezia Giulia
Paolo Cannas – Azienda Regionale di Coordinamento per la Salute, Friuli Venezia Giulia
Fabio Buffolini – Azienda Regionale di Coordinamento per la Salute, Friuli Venezia Giulia

AREA TEMATICA
Assistenza domiciliare: le tecnologie per il territorio

ABSTRACT

Background

Il progetto SmartCare ha coinvolto come capofila la regione Friuli Venezia Giulia con l’obiettivo di migliorare le cure integrate socio-sanitarie in pazienti con Scompenso Cardiaco Cronico (SCC) Bronco Pneumopatia Cronica Ostruttiva (BPCO) o Diabete attraverso il telemonitoraggio (TLM) domiciliare e una piattaforma ICT l’interazione tra specialisti sanitari e caregivers e la responsabilizzazione dei pazienti all’autogestione.

Metodi

Nel periodo 11.2014 – 2.2016 sono stati arruolati 201 pazienti con almeno 1 patologia severa (SCC BPCO o Diabete) e suddivisi in 100 unità monitorate secondo il principio innovativo del TLM domiciliare socio sanitario integrato (IG) e 101 unità inserite nel percorso consolidato incentrato sulle strutture sanitarie territoriali (UC). In entrambi i percorsi il 50% circa di pazienti si trovava in fase di dimissione dall’ospedale (breve termine) e l’altro 50% era invece caratterizzato da condizioni croniche (lungo termine).

Un team multi-professionale (infermieri case manager assistenti sociali fisioterapisti medici e caregivers) ha seguito i pazienti post-dimissione a “breve termine” (3-6 mesi) e i pazienti cronici fragili già seguiti in Servizio Infermieristico Domiciliare (SID) a “lungo termine” (6-12 mesi).

Nel percorso IG i dispositivi medici e ambientali installati presso il domicilio del paziente arruolato trasmettevano i dati alla piattaforma ICT in cui un Sistema di Supporto Decisionale (SSD) elaborava i dati rilevati secondo specifici modelli di calcolo in funzione del grado di discostamento tra uno o più parametri rilevati ed i valori attesi al fine di fornire indicazioni al personale addetto al monitoraggio ed all’attivazione dell’intervento sociosanitario più appropriato.

Risultati

Caratterizzazione dei pazienti arruolati: anzianità (54%) SCC (79%) Diabete (68%) o BPCO (38%) multimorbilità (Charlson Index ≥3: 44%) istruzione primaria (58%) solitudine a domicilio (38%) e non autosufficienti (43%). L’efficacia dell’approccio IG è stata dimostrata nei pazienti arruolati nel “breve termine” con un sensibile calo (oltre il 20%) dei giorni di ricovero per recidiva a distanza di 3/6 mesi.

Conclusione: L’esperienza positiva della fase sperimentale ha posto la base per la progettazione di un servizio su base regionale con una prima fase riservata all’area giuliano-isontina (TS GO) con la prospettica copertura di tutto il SSR nell’arco di un triennio.

 

 

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