Convegno Nazionale AIIC

Articolo: GEODETICA MONITORAGGIO INNOVATIVO DEI PAZIENTI AFFETTI DA SCOMPENSO CARDIACO

GEODETICA MONITORAGGIO INNOVATIVO DEI PAZIENTI AFFETTI DA SCOMPENSO CARDIACO

AFFILIAZIONE isbem scarl AUTORE PRINCIPALE Ing. Brunelli Vincenzo VALUTA IL

AFFILIAZIONE
isbem scarl

AUTORE PRINCIPALE
Ing. Brunelli Vincenzo

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GRUPPO DI LAVORO
Ing. Brunelli Vincenzo – isbem scarl, mesagne (br)

AREA TEMATICA
Reingegnerizzazione data driven di percorsi e processi

ABSTRACT
Il progetto GEODETICA si prefigge di interconnettere nel modo più semplice e coerente il paziente, il cittadino, con il sistema sociale della assistenza alla persona.
Si è sviluppata una piattaforma unica di condivisione dati, su cui aggregare tutti quei fattori organizzativi ed operativi del sistema sanitario e della comunità, in un’ottica del raggiungimento rapido dei risultati attesi. L’interazione e il coinvolgimento di tutti gli attori coinvolti (medici, care-giver, familiari, etc.) e l’interpolazione di tutti i dati clinici e le informazioni dei pazienti, collezionate su di un’unica piattaforma informatica totalmente web-based, mette in campo uno strumento eccezionalmente rapido ed efficace per la cura e l’assistenza dei pazienti affetti da cronicità. Dopo essere stati processati, tali dati andranno a popolare un algoritmo predittivo in grado di assegnare ad ogni paziente un indice di rischio unico e dinamico che dipenderà dallo stato di salute di ciascun paziente in quel momento.
Lo Scompenso Cardiaco rappresenta una sindrome clinica complessa, evoluzione finale di numerose patologie cardiache a differente eziologia, gravata da una mortalità a 5 anni dalla diagnosi di circa il 50%. Lo scompenso cardiaco cronico rappresenta poi la principale causa di ricovero ospedaliero nell’anziano (età ≥65 anni). Numerosi sono i fattori che possono contribuire a spiegare gli alti tassi di ospedalizzazione nell’anziano e molti appaiono prevenibili o, quantomeno, suscettibili di correzione. Tra questi vengono citati i seguenti, essendo i più rilevanti:
1. inadeguatezza nella strategia gestionale complessiva della sindrome;
2. bassa aderenza farmacologica e prescrizioni mediche disattese da parte dei pazienti;
3. sottostima dell’importanza di eventuali comorbilità o del rischio di sfavorevoli interazioni in corso di complesse terapie farmacologiche;
4. ritardo nell’identificazione e nel trattamento di condizioni che possono più o meno rapidamente precipitare in una destabilizzazione del quadro clinico-emodinamico;
5. ritardo nell’identificare e trattare le manifestazioni precoci di deterioramento funzionale.
Le ricorrenti ospedalizzazioni diventano dunque un onere finanziario per la Sanità pubblica e, nello stesso tempo, sono i segnali oggettivi di un’inadeguata gestione dello scompenso cardiaco cronico, che si riflettono sulla qualità della vita e sulla sopravvivenza del paziente.

 

 

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