Convegno Nazionale AIIC

Articolo: APERTURA DI UN BLOCCO OPERATORIO IN REGIME DAY SURGERY: LA SFIDA DI UNA REALTÀ POLIAMBULATORIALE

APERTURA DI UN BLOCCO OPERATORIO IN REGIME DAY SURGERY: LA SFIDA DI UNA REALTÀ POLIAMBULATORIALE

AFFILIAZIONE santagostino AUTORE PRINCIPALE Ing. Baini Giulia VALUTA IL CHALLENGE[ratingwidget]

AFFILIAZIONE
santagostino

AUTORE PRINCIPALE
Ing. Baini Giulia

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GRUPPO DI LAVORO
Ing. Baini Giulia – santagostino, milano

AREA TEMATICA
Gestione delle tecnologie biomediche: dati, modelli, risultati

ABSTRACT
Santagostino è una rete poliambulatoriale privata che consta di 35 centri dislocati in Lombardia, in
Emilia-Romagna e nel Lazio. Oltre all’erogazione di prestazioni specialistiche ambulatoriali,
prestazioni di diagnostica per immagini ed odontoiatriche, sono presenti una sala di endoscopia ed
una di chirurgia ambulatoriale complessa.
Lo scopo di questo progetto è l’apertura di un blocco operatorio di day surgery in un’ala di una sede
sita a nord di Milano, già operativa.
A tal fine sono stati analizzati i requisiti strutturali, impiantistici, tecnologici ed organizzativi per gli
ambienti costituenti il blocco operatorio (sale chirurgiche,sale di preparazione e di risveglio, sale di
degenza ed ambienti di servizio per il personale medico e sanitario operante).
Essendo la nostra realtà prettamente ambulatoriale, la messa in sicurezza del paziente, in termini di
spazi e di gestione di eventuali urgenze, è stata la principale sfida.
Dal punto di vista autorizzativo è stata fatta una valutazione di erogabilità delle prestazioni SSN
considerando la mancanza di una terapia intensiva e di una degenza notturna e la conseguente
responsabilità dei medici chirurghi operanti. A tal proposito è stato necessario stipulare una
convenzione con un ospedale per la gestione immediata e diretta di eventuali emergenze.
La strumentazione è stata studiata al fine di creare uno standard applicabile ad eventuali aperture
analoghe in futuro. In particolare sono stati studiati strumenti con tecnologie innovative che rendano
snello e performante il lavoro del chirurgo e che, al contempo, siano di semplice utilizzo per far
fronte all’elevato tasso di turnover degli operatori sanitari.
Il blocco operatorio è stato integrato, rispettando i requisiti minimi strutturali, nell’ala
poliambulatoriale e di diagnostica per immagini già esistente, condividendo con essa la zona di
accettazione del paziente e la sala d’attesa. Inoltre, uno o più ambulatori verranno adibiti allo
svolgimento di attività pre e post operatoria, con agende dedicate prenotabili dal paziente come una
normale prestazione ambulatoriale.
Infine è stato necessario affrontare la gestione della degenza post operatoria stipulando convenzioni
con fornitori di utilities alberghiere e di servizio pasto.
Vengono ridotti i grandi spazi e tempi di attesa ospedalieri mantenendo lo standard di professionalità
aziendale che prevede l’erogazione rapida senza liste di attesa con prezzi calmierati.

 

 

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