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MONITORAGGIO POLMONARE NON INVASIVO IN TERAPIA INTENSIVA: LA TOMOGRAFIA A IMPEDENZA ELETTRICA

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Area tematica
Sviluppo di tecnologie e dispositivi per la salute

Abstract
Introduzione: La possibilità di avere un monitoraggio polmonare continuo, affidabile e non invasivo rappresenta una grande traguardo nella gestione dei pazienti in terapia intensiva e specialmente nei pazienti cronici. La Tomografia a Impedenza Elettrica (TIE) misura la variazione di impedenza causata dal flusso di aria nei tessuti polmonari dove scorre una corrente ad alta frequenza e bassa intensità da una fascia di elettrodi posta attorno al torace del paziente. Tramite la ricostruzione di queste variazioni è possibile ottenere un’immagine funzionale e regionale polmonare.
Metodologia: Una prima analisi di mercato ha permesso di individuare i tre principali prodotti in commercio e presenti sulla Banca Dati Dispositivi Medici del Ministero della Salute: Draeger Pulmovista 500, Swisstom BB2 ed infine Timpel Enlight 1800; tutti e tre i prodotti appartengono alla classe di rischio IIa secondo la Direttiva 93/42/CEE. In seguito sono state analizzate le principali caratteristiche tecniche degli apparecchi:
• il numero degli elettrodi della cintura
• l’ampiezza e la frequenza della corrente
• le condizioni ambientali di utilizzo.
Il passo successivo è stata l’analisi dei “silent spaces”, ossia le zone ipoventilate del polmone fatta mediante l’utilizzo dell’apparecchiatura della ditta Swisstom. I silent spaces permettono di individuare aree soggette a complicanze e di aiutare la guida della terapia e sono divisi in due aree del polmone: inferiore e superiore delimitate dalla linea del centro di ventilazione. Le immagini dei silent spaces sono state confrontate con immagini TC e valutata la loro correlazione.
Conclusioni: La TIE polmonare presenta alcuni limiti e criticità dovuti in primo luogo alla variazione del posizionamento della fascia di elettrodi dovuta sia all’operatore che alla tipologia di apparecchiatura. Inoltre risulta necessaria integrazione con altre tecniche di imaging (ad esempio l’ecografia polmonare) per la valutazione dell’eziologia delle variazioni di impedenza. Gli aspetti di maggiore interesse tuttavia riguardano il fatto di avere un imaging polmonare bedside continuo e non invasivo, di facile utilizzo e con rischio minimo per il paziente. Inoltre la TIE permette di avere informazioni regionali polmonari specifiche utili per valutare effetto di manovre terapeutiche.

 

Autori
Carlo Martinoli u.o.c. ingegneria clinica fondazione irccs policlinico san matteo di pavia pavia
Federica Cardellini u.o.c. ingegneria clinica fondazione irccs policlinico san matteo di pavia pavia
Ilaria Vallone u.o.c. ingegneria clinica fondazione irccs policlinico san matteo di pavia pavia
Paolo Lago u.o.c. ingegneria clinica fondazione irccs policlinico san matteo di pavia pavia





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