HT CHALLENGE

“APP TELEFONICA” PER LE DISCIPLINE MEDICHE SPECIALISTICHE OSPEDALIERE

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Area tematica
Sviluppo di tecnologie e dispositivi per la salute

Abstract
Una delle principali critiche che viene effettuata al mondo sanitario è quella di essere una comunità troppo chiusa e poco aperta al pubblico e all’utenza. A questo proposito, l’Azienda Sanitaria Toscana Centro ha implementato un progetto pilota che prevede l’implementazione di un’applicazione per dispositivi mobili, con il fine di ottimizzare, attraverso la valutazione dei risultati da parte degli utenti, i servizi erogati. Il progetto prevede, in prima battuta, il coinvolgimento della S.O.C. ORL (Ospedale S.Stefano di Prato).
L’App realizzata è strutturata in tre parti: una parte Informativa (fatta da professionisti del SSN, semplice, consultativa, che possa indirizzare il paziente, che lo guidi in maniera sistematica ed efficace), una parte correlata ai servizi erogati dalla SOC (la sezione illustra all’utenza le prestazioni erogate dalla Struttura, il tempo di attesa correlato a ciascuna prestazione nonché vengono spiegate le modalità di accesso alla prestazione, le modalità di prenotazione e i risultati ottenuti dalla Struttura stessa) e una parte giudicativa (dove il paziente e/o i suoi familiari possono effettuare la valutazione del servizio ricevuto).
L’App al suo interno prevede, inoltre, ulteriori possibili funzioni come quella di poter creare comunità di pazienti con patologie analoghe, invogliare la donazione di sangue o Plasma, sensibilizzare sulla donazione di midollo o organi, sensibilizzare la prevenzione.
Il progetto ha lo scopo di rendere l’utenza parte integrante di un meccanismo di feedback sul servizio, in maniera da far sentire il paziente al centro del progetto sanitario come soggetto che si passivamente subisce la prestazione ma che attivamente la giudica e attraverso la sua valutazione contribuisce a migliorarla.
Il sistema sanitario nel modernizzarsi non deve perdere la spinta verso l’eccellenza ma per fare ciò deve uscire da canoni autogiudicativi e autoreferenziali che comunque, anche con i migliori intenti, è limitante alla crescita e all’evoluzione. Un sistema che deve rubare da altri sistemi di maggior successo le regole applicative. Un sistema che deve badare alla forma nella quale si pone, nella quale viene percepito e viene attuato. Un sistema che necessita di porre il paziente al centro del progetto di cura, pertanto può avere solo attraverso di lui, attraverso la sua percezione, lo stato dei fatti.

 

Autori
Antonio Sarno soc otorinolaringoiatria, ospedale s.stefano prato prato








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