Progettazione funzionale – Convegno Nazionale AIIC https://www.convegnonazionaleaiic.it LA SALUTE DI DOMANI, LE TECNOLOGIE DI OGGI Mon, 27 May 2019 08:28:10 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=4.9.12 https://www.convegnonazionaleaiic.it/wp-content/uploads/2017/12/cropped-icon-32x32.jpg Progettazione funzionale – Convegno Nazionale AIIC https://www.convegnonazionaleaiic.it 32 32 DIMENSIONAMENTO DI MASSIMA DI UN IMPIANTO TERMICO PER UNA STANZA DI DEGENZA https://www.convegnonazionaleaiic.it/dimensionamento-di-massima-di-un-impianto-termico-per-una-stanza-di-degenza/ https://www.convegnonazionaleaiic.it/dimensionamento-di-massima-di-un-impianto-termico-per-una-stanza-di-degenza/#respond Wed, 24 Apr 2019 16:05:54 +0000 https://www.convegnonazionaleaiic.it/dimensionamento-di-massima-di-un-impianto-termico-per-una-stanza-di-degenza/   AUTORE PRINCIPALE Camilla Mastrobattista AFFILIAZIONE Università degli studi di Roma Tor Vergata VALUTA IL CHALLENGE GRUPPO DI LAVORO Camilla Mastrobattista – Università degli studi di Roma Tor Vergata, Lazio Debora Marcello – Università degli studi di Roma Tor Vergata, Lazio Giulia Veltro – Università degli studi di Roma Tor Vergata, Lazio Giorgia Stendardo – …

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DIMENSIONAMENTO DI MASSIMA DI UN IMPIANTO TERMICO PER UNA STANZA DI DEGENZA  

AUTORE PRINCIPALE
Camilla Mastrobattista

AFFILIAZIONE
Università degli studi di Roma Tor Vergata

VALUTA IL CHALLENGE
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GRUPPO DI LAVORO
Camilla Mastrobattista – Università degli studi di Roma Tor Vergata, Lazio
Debora Marcello – Università degli studi di Roma Tor Vergata, Lazio
Giulia Veltro – Università degli studi di Roma Tor Vergata, Lazio
Giorgia Stendardo – Università degli studi di Roma Tor Vergata, Lazio

AREA TEMATICA
Progettazione funzionale

ABSTRACT

Il controllo del clima negli ambienti ospedalieri rappresenta un problema di primaria importanza ed è spesso molto complesso riuscire a coniugare progetti innovativi con la realtà ospedaliera attuale. In questa sede viene preso in esame il problema del dimensionamento di una specifica tipologia di impianto termico misto aria/acqua a pannelli radianti che serve una camera di degenza che ospita al massimo due pazienti. Per garantire il giusto comfort termoigrometrico i pannelli radianti sono in grado di coprire il carico termico di dispersione nel caso invernale mentre nel caso estivo concorrono insieme all’aria a coprire il carico sensibile. L’aria primaria copre quindi il carico di ventilazione controlla l’umidità relativa e garantisce la salubrità dell’aria ambientale. Le condizioni di progetto sono riferite alle normative nazionali quali la norma UNI 10339/93 e le normative internazionali come la ASHRAE e sono riportante di seguito: Temperatura invernale-estiva: 22 °C ± 1 °C- 26 °C ÷ 1 °C;Umidità relativa estiva-invernale: 40% ÷10% – 55%±10 % Carico termico sensibile estivo dei pannelli: 1050 W ΔT dell’acqua refrigerata: 3 °C.  Attraverso l’utilizzo di opportuni diagrammi per il calcolo di perdite di pressione  concentrate/distribuite è stato possibile calcolare il diametro delle tubature di mandata e ritorno dell’impianto ad acqua e dei canali per l’impianti ad aria (per entrambi si ha un diametro di 3/8”). E’ stato verificato inoltre che per il bilanciamento dei corpi scaldanti è necessario inserire una valvola a due vie di cui si è calcolato il fattore di attrito. L’approccio utilizzato ha portato inoltre alla stima delle perdite di carico che permette in seconda analisi di scegliere opportunamente il punto di lavoro della pompa dell’impianto ad acqua e del ventilatore per l’impianto ad aria. Tuttavia il punto critico del progetto proposto riguarda la temperatura media del pannello stesso; infatti come suggerito dalla normativa ASHRAE bisogna garantire che essa sia superiore almeno di 15 °C alla temperatura di rugiada dell’ambiente per evitare la formazione di condensa. A tale scopo si suggerisce anche di installare delle sonde anti-condensa.

 

 

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SALE OPERATORIE INTEGRATE: BRAIN ROOM NEUROMED https://www.convegnonazionaleaiic.it/sale-operatorie-integrate-brain-room-neuromed/ https://www.convegnonazionaleaiic.it/sale-operatorie-integrate-brain-room-neuromed/#respond Wed, 24 Apr 2019 16:05:48 +0000 https://www.convegnonazionaleaiic.it/sale-operatorie-integrate-brain-room-neuromed/   AUTORE PRINCIPALE Erika Di Carlo AFFILIAZIONE INM IRCCS Neuromed VALUTA IL CHALLENGE GRUPPO DI LAVORO Erika Di Carlo – INM IRCCS Neuromed, Molise Albina Viviano – INM IRCCS Neuromed, Via Atinense 18 Pozzilli (IS) Fabio Sebastiano – INM IRCCS Neuromed, Via Atinense 18 Pozzilli (IS) AREA TEMATICA Progettazione funzionale ABSTRACT Il progetto delle sale …

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SALE OPERATORIE INTEGRATE: BRAIN ROOM NEUROMED  

AUTORE PRINCIPALE
Erika Di Carlo

AFFILIAZIONE
INM IRCCS Neuromed

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GRUPPO DI LAVORO
Erika Di Carlo – INM IRCCS Neuromed, Molise
Albina Viviano – INM IRCCS Neuromed, Via Atinense 18 Pozzilli (IS)
Fabio Sebastiano – INM IRCCS Neuromed, Via Atinense 18 Pozzilli (IS)

AREA TEMATICA
Progettazione funzionale

ABSTRACT

Il progetto delle sale operatorie integrate riguarda la realizzazione di opere di ampliamento del complesso operatorio e l’acquisizione di attrezzature all’avanguardia. Il programma si fonda principalmente sull’Imaging avanzato mediante la costruzione di una Brain Room che garantisce un’elevata sicurezza ed efficacia nel trattamento dei tumori cerebrali e di gran parte della patologia neurochirurgica cranio-cervicale. L’integrazione delle sale operatorie comprende un sistema hub unico nel suo genere (BUZZ) in grado di visualizzare ed elaborare in modo avanzato i dati radiologici oltre che gestire tutti i segnali video provenienti sia dalle sorgenti fisse che dai vari dispositivi medicali mobili. Il progetto si basa sull’utilizzo integrato di una TC intraoperatoria di un sistema di neuronavigazione e del microscopio operatorio. La TC intraoperatoria consente di acquisire immagini anatomiche durante l’attività operatoria. Nella pratica neurochirurgica tradizionale l’esecuzione dell’atto chirurgico avviene sulla base delle indicazioni del neuronavigatore e dell’esame RM svolto in fase preoperatoria che non tiene conto delle modificazioni anatomiche conseguenti alla craniotomia. La peculiarità del sistema Brain Room Neuromed oltre alla presenza delle soluzioni tecnologiche più all’avanguardia sta nel concetto di integrazione tra i diversi componenti mediante un complesso software dedicato che consente al chirurgo di raggiungere la lesione con altissima precisione di pianificare l’atto chirurgico di scegliere la traiettoria migliore di eseguire interventi più radicali di ridurre le dimensioni della craniotomia e di minimizzare le complicanze post-operatorie. Laddove ritenuto opportuno il chirurgo può interrompere l’intervento ed eseguire una TC per conoscere in tempo reale le variazioni strutturali del cervello nonché l’effettiva entità di asportazione del tumore. Gli interventi chirurgici eseguiti nella Brain Room Neuromed consistono principalmente nell’asportazione dei tumori cerebrali benigni e maligni nel trattamento della patologia cerebrovascolare della patologia funzionale (Parkinson epilessia nevralgia del trigemino etc) e della patologia della giunzione cranio-spinale e del rachide cervicale (neoplastica traumatica e degenerativa).

 

 

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RI-FUNZIONALIZZAZIONE DI UNA CENTRALE DI STERILIZZAZIONE https://www.convegnonazionaleaiic.it/ri-funzionalizzazione-di-una-centrale-di-sterilizzazione/ https://www.convegnonazionaleaiic.it/ri-funzionalizzazione-di-una-centrale-di-sterilizzazione/#respond Wed, 24 Apr 2019 16:05:48 +0000 https://www.convegnonazionaleaiic.it/ri-funzionalizzazione-di-una-centrale-di-sterilizzazione/   AUTORE PRINCIPALE Elena Milani AFFILIAZIONE Humanitas Research Hospital VALUTA IL CHALLENGE GRUPPO DI LAVORO paolo oliva – Humanitas Research Hospital, Lombardia Elena Milani – Humanitas Research Hospital, Lombardia AREA TEMATICA Progettazione funzionale ABSTRACT Dalla crescente necessità di efficientare ed organizzare al meglio la centrale di sterilizzazione più datata presente in ospedale è partita una …

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RI-FUNZIONALIZZAZIONE DI UNA CENTRALE DI STERILIZZAZIONE  

AUTORE PRINCIPALE
Elena Milani

AFFILIAZIONE
Humanitas Research Hospital

VALUTA IL CHALLENGE
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GRUPPO DI LAVORO
paolo oliva – Humanitas Research Hospital, Lombardia
Elena Milani – Humanitas Research Hospital, Lombardia

AREA TEMATICA
Progettazione funzionale

ABSTRACT

Dalla crescente necessità di efficientare ed organizzare al meglio la centrale di sterilizzazione più datata presente in ospedale è partita una progettazione più completa che ha coinvolto un team multidisciplinare formato dagli operatori sanitari dalla Direzione Sanitaria dalla Direzione Generale coadiuvata da Ingegneria Clinica e Ufficio Tecnico.

Le attività di ricondizionamento e sterilizzazione dei presidi chirurgici attualmente non sono coerenti con le effettive necessità in termini di capacità produttiva (stimata in un aumento del 40% delle attività di sala: carichi di lavoro attuali con adeguamento a future necessità) con la necessità di salvaguardare il personale operativo mediante una adeguata e sicura movimentazione dei carichi oltre alla suddivisione non ottimale degli spazi operativi delle diverse zone della centrale di sterilizzazione.

Gli scenari studiati a partire dal layout as is (circa 300 mq) sono in particolare 2:

  • uno scenario in cui si lavorare solo sulle linee di lavaggio e sterilizzazione andando a sostituire ed ottimizzare (nel caso della linea di sterilizzazione annettendo la sterilizzatrice a bassa temperatura in linea con le autoclavi) le apparecchiature obsolete;
  • uno scenario di ristrutturazione totale dello spazio esistente mediante una suddivisione migliore degli spazi dedicati alle differenti aree di lavoro (sporco confezionamento e sterile) con annessa ristrutturazione della parte edile e la sostituzione delle apparecchiature obsolete. Questo scenario ovviamente prevede un investimento superiore sia in termini di tempi di realizzazione (circa 10 settimane di lavoro) sia in termini di investimento.

La consulenza fornita dal Servizio di Ingegneria Clinica ha permesso di evidenziare come lo scenario B non si discosti in termini economici di investimento sulle apparecchiature considerevolmente dallo scenario A ottenendo però la garanzia di gestione dell’incremento produttivo desiderato e di risolvere la maggior parte delle criticità legate all’attuale attività come la corretta gestione dei flussi del materiale all’interno mediante appositi presidi in ingresso e in uscita dalla centrale e conseguente rispondenza agli standard/normative vigenti.

La proposta del SIC accolta dalla Direzione Strategica ha permesso di destinare a questa ristrutturazione un extra budget dedicato supportata dall’analisi dei dati inerenti la produzione forniti dagli operatori della CSSD e dall’assessment delle tecnologie attualmente disponibili sul mercato

 

 

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PROGETTAZIONE E RINNOVAMENTO DI UNA CENTRALE DI STERILIZZAZIONE https://www.convegnonazionaleaiic.it/progettazione-e-rinnovamento-di-una-centrale-di-sterilizzazione/ https://www.convegnonazionaleaiic.it/progettazione-e-rinnovamento-di-una-centrale-di-sterilizzazione/#respond Wed, 24 Apr 2019 16:05:48 +0000 https://www.convegnonazionaleaiic.it/progettazione-e-rinnovamento-di-una-centrale-di-sterilizzazione/   AUTORE PRINCIPALE Federico Silipo AFFILIAZIONE AOU Modena VALUTA IL CHALLENGE GRUPPO DI LAVORO Federico Silipo – AOU Modena, Emilia-Romagna AREA TEMATICA Progettazione funzionale ABSTRACT La centrale di sterilizzazione dell’Ospedale Policlinico di Modena serve i reparti ospedalieri e le 20 sale operatorie dedicate all’attività chirurgica e al day surgery.Il progetto di rinnovamento ha visto la …

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PROGETTAZIONE E RINNOVAMENTO DI UNA CENTRALE DI STERILIZZAZIONE  

AUTORE PRINCIPALE
Federico Silipo

AFFILIAZIONE
AOU Modena

VALUTA IL CHALLENGE
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GRUPPO DI LAVORO
Federico Silipo – AOU Modena, Emilia-Romagna

AREA TEMATICA
Progettazione funzionale

ABSTRACT

La centrale di sterilizzazione dell’Ospedale Policlinico di Modena serve i reparti ospedalieri e le 20 sale operatorie dedicate all’attività chirurgica e al day surgery.
Il progetto di rinnovamento ha visto la definizione aggiornata della capacità produttiva della centrale l’aggiornamento dei percorsi interni l’introduzione di un’apparecchiatura lavacarrelli non presente attualmente e l’implementazione di un nuovo sistema di tracciabilità in grado di acquisire e monitorare i dati provenienti dai punti interni della centrale e di metterla in collegamento con le aree di produzione distribuite nello stabilimento ospedaliero.
L’analisi svolta unitamente alle esigenze espresse dagli operatori legate al rischio e alla sicurezza delle attività effettuate in centrale ha portato alla definizione di un capitolato di gara per eseguire nel periodo estivo di riduzione parziale dell’attività operatoria i lavori di adeguamento edile ed impiantistico la rimozione delle attuali tecnologie e l’installazione delle nuove con relativi collaudi e convalide l’implementazione del nuovo sistema di tracciabilità e la formazione degli operatori.
La fase di progettazione ha richiesto inoltre la definizione di strategie alternative per garantire la continuità di servizio durante il periodo interessato dai lavori tramite la distribuzione di una parte del materiale presso le sub-sterilizzazioni interne e la definizione di modalità di interruzioni programmate per le autoclavi in uso.
Aspetto qualificante del progetto è la definizione di ottimizzazioni tecnologiche e organizzative volte a massimizzare la produttività ed il comfort degli operatori a parità di spazi e dotazione tecnologica e la definizione di indicatori per il monitoraggio dell’attività produttiva della centrale.

 

 

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IL NUOVO DEA DELL’OSPEDALE SAN LUIGI DI ORBASSANO https://www.convegnonazionaleaiic.it/il-nuovo-dea-dellospedale-san-luigi-di-orbassano/ https://www.convegnonazionaleaiic.it/il-nuovo-dea-dellospedale-san-luigi-di-orbassano/#respond Wed, 24 Apr 2019 16:05:48 +0000 https://www.convegnonazionaleaiic.it/il-nuovo-dea-dellospedale-san-luigi-di-orbassano/   AUTORE PRINCIPALE Daniele Puppato AFFILIAZIONE A.O.U. San Luigi Gonzaga VALUTA IL CHALLENGE GRUPPO DI LAVORO Daniele Puppato – A.O.U. San Luigi Gonzaga, Piemonte Adriana Boccuzzi – A.O.U. San Luigi Gonzaga, Piemonte Francesca Ferraris – A.O.U. San Luigi Gonzaga, Piemonte AREA TEMATICA Progettazione funzionale ABSTRACT L’A.O.U. San Luigi Gonzaga di Orbassano è un presidio multispecialistico …

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IL NUOVO DEA DELL'OSPEDALE SAN LUIGI DI ORBASSANO  

AUTORE PRINCIPALE
Daniele Puppato

AFFILIAZIONE
A.O.U. San Luigi Gonzaga

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GRUPPO DI LAVORO
Daniele Puppato – A.O.U. San Luigi Gonzaga, Piemonte
Adriana Boccuzzi – A.O.U. San Luigi Gonzaga, Piemonte
Francesca Ferraris – A.O.U. San Luigi Gonzaga, Piemonte

AREA TEMATICA
Progettazione funzionale

ABSTRACT

L’A.O.U. San Luigi Gonzaga di Orbassano è un presidio multispecialistico di circa 400 posti letto collocato nella prima cintura ovest di Torino polo di formazione e ricerca universitaria. L’ospedale è sede di DEA di I livello.

Nel corso del 2018 le strutture afferenti al DEA Pronto Soccorso (PS) e reparto di Medicina d’Urgenza precedentemente collocate in aree distanti tra loro e con spazi e dotazioni non rispondenti alle moderne esigenze assistenziali sono state ricollocate in un’ampia area completamente rinnovata  costituita da una piastra di nuova costruzione destinata al PS direttamente contigua al padiglione di degenza che ospita da un lato il reparto di Rianimazione e dove è stato ricavato nell’altra emisezione il reparto di Medicina d’Urgenza con relativa area semintensiva. All’estremità opposta si accede al padiglione cardiologico (UTIC e Emodinamica).

L’occasione del trasferimento è stata colta anche per migliorare i flussi di lavoro adottando un modello organizzativo a percorsi omogenei in base al quale il processo decisionale in ingresso integra valutazioni di priorità clinica e di complessità assistenziale per indirizzare il paziente fin dal triage al percorso idoneo e facilitare lo scorrimento dei flussi all’interno del PS. La maggior parte dei percorsi clinico assistenziali può essere ricondotta a tre linee di attività a complessità crescente (bassa media e alta).

Dal punto di vista tecnologico l’aspetto più rilevante oltre alle dotazioni della radiodiagnostica (TC 128 strati e diagnostica polifunzionale DR con tomosintesi) ha riguardato il sistema di monitoraggio. Si è passati da 12+6 monitor su reti isolate nelle vecchie strutture agli attuali 32+8 monitor connessi in una rete integrata che permette il trasferimento di pazienti tra le varie aree del PS e verso il reparto di degenza e in prospettiva anche verso la Rianimazione. L’unità paziente di ciascuna postazione fissa è removibile ed utilizzabile come monitor da trasporto; la postazione fissa su pensile integra un vero e proprio PC per la consultazione al posto letto dei diversi applicativi aziendali (cartella clinica PACS …). E’ stata implementata un’integrazione bidirezionale con il nuovo sistema informativo del DEA per il richiamo dell’anagrafica pazienti e la registrazione di dati parametri e allarmi in cartella clinica. Inoltre viene regolarmente effettuata l’acquisizione dell’ECG diagnostico direttamente da monitor con archiviazione elettronica in cartella.

 

 

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LA SALA IBRIDA DI BAGGIOVARA https://www.convegnonazionaleaiic.it/la-sala-ibrida-di-baggiovara/ https://www.convegnonazionaleaiic.it/la-sala-ibrida-di-baggiovara/#respond Wed, 24 Apr 2019 16:05:48 +0000 https://www.convegnonazionaleaiic.it/la-sala-ibrida-di-baggiovara/   AUTORE PRINCIPALE Claudio Conti AFFILIAZIONE Azienda Ospedaliero Universitaria di Modena VALUTA IL CHALLENGE GRUPPO DI LAVORO Claudio Conti – Azienda Ospedaliero Universitaria di Modena, Emilia-Romagna AREA TEMATICA Progettazione funzionale ABSTRACT La sala ibrida di Baggiovara è un progetto orientato a coniugare la funzionalità di una sala operatoria polifunzionale di ultima generazione con il meglio …

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LA SALA IBRIDA DI BAGGIOVARA  

AUTORE PRINCIPALE
Claudio Conti

AFFILIAZIONE
Azienda Ospedaliero Universitaria di Modena

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GRUPPO DI LAVORO
Claudio Conti – Azienda Ospedaliero Universitaria di Modena, Emilia-Romagna

AREA TEMATICA
Progettazione funzionale

ABSTRACT

La sala ibrida di Baggiovara è un progetto orientato a coniugare la funzionalità di una sala operatoria polifunzionale di ultima generazione con il meglio dell’angiografia digitale oggi disponibile sul mercato in un unico ambiente.

La sua forte multidisciplinarietà (estesa a Chirurgia Vascolare Generale Neurochirurgia Urologia Endoscopia e Cardiologia) e la sua vocazione orientata sia all’elezione che all’urgenza rendono il progetto unico nel suo genere. Le scelte tecniche di layout focalizzate sulla massima simmetria sono ottimizzate per garantire la migliore funzionalità nei diversi setting operativi così come la versatilità della diagnostica – ad isocentro volumetrico. Grande attenzione alla sterilità con il conseguimento della classificazione d qualità ISO 5 secondo la norma UNI EN ISO 14644.

La sala è pienamente integrata con il tessuto informativo ospedaliero ed è completa di sistema multimediale in 4K in grado di ottimizzare la visione riconoscendo immagini in scala di grigi o colore. 

La sala è collocata all’interno del blocco operatorio per ottimizzare la logistica in considerazione della vocazione all’emergenza. Lo studio della distribuzione dei locali annessi (locale console locale tecnico e magazzini di dispositivi medici) è stato condotto considerando la migliore ergonomia.

Particolare attenzione è stata dedicata all’umanizzazione con la presenza di ampie superfici decorate con immagini astratte ad alta risoluzione realizzate vernice ceramica di illuminazione decorativa RBG led integrata e diffusione audio con tecnologia Bluetooth.

Per la definizione del layout interni sono stati condotti studi dedicati con i diversi professionisti con redazione di setting per tipologia di intervento verificati con un rendering 3D prima della effettiva implementazione.

 

 

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PROGETTAZIONE FUNZIONALE DELL’O.B.I. E SHOCK ROOM — OSPEDALE “PUGLIESE-CIACCIO” DI CATANZARO: IL RUOLO DELL’INGEGNERE BIOMEDICO https://www.convegnonazionaleaiic.it/progettazione-funzionale-dello-b-i-e-shock-room-ospedale-pugliese-ciaccio-di-catanzaro-il-ruolo-dellingegnere-biomedico/ https://www.convegnonazionaleaiic.it/progettazione-funzionale-dello-b-i-e-shock-room-ospedale-pugliese-ciaccio-di-catanzaro-il-ruolo-dellingegnere-biomedico/#respond Wed, 24 Apr 2019 16:05:16 +0000 https://www.convegnonazionaleaiic.it/progettazione-funzionale-dello-b-i-e-shock-room-ospedale-pugliese-ciaccio-di-catanzaro-il-ruolo-dellingegnere-biomedico/   AUTORE PRINCIPALE Cristian Veraldi AFFILIAZIONE OMNIA HOSPITAL Office VALUTA IL CHALLENGE GRUPPO DI LAVORO Cristian Veraldi – OMNIA HOSPITAL Office, Calabria Mariano Scalfari – Arch. Mariano Scalfari – Servizi di architettura e ingegneria, CALABRIA AREA TEMATICA Progettazione funzionale ABSTRACT La relazione intende descrivere l’esperienza avuta nell’ambito della realizzazione dell’area OBI-Pronto Soccorso con sala Shock …

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PROGETTAZIONE FUNZIONALE DELL'O.B.I. E SHOCK ROOM -- OSPEDALE  

AUTORE PRINCIPALE
Cristian Veraldi

AFFILIAZIONE
OMNIA HOSPITAL Office

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GRUPPO DI LAVORO
Cristian Veraldi – OMNIA HOSPITAL Office, Calabria
Mariano Scalfari – Arch. Mariano Scalfari – Servizi di architettura e ingegneria, CALABRIA

AREA TEMATICA
Progettazione funzionale

ABSTRACT

La relazione intende descrivere l’esperienza avuta nell’ambito della realizzazione dell’area OBI-Pronto Soccorso con sala Shock Room del P.O. “Pugliese Ciaccio” di Catanzaro dove vi è stata una importante commistione tra direzione tecnica dell’ente direzione lavori e ingegnere biomedico addetto alle tecnologie mediche al fine di realizzare una progettazione quanto più funzionale in linea con le direttive della direzione aziendale che ha voluto fortemente potenziare il servizio di pronto soccorso con l’ampliamento degli spazi e contestualmente con un rilevante investimento in tecnologie.

Avuto l’incarico si è partiti esaminando le esigenze tecnologiche e mediche facendo sintesi con direzione dei lavori e committente ottimizzando spazi a disposizione al fine di renderli funzionali e idonei alle normative vigenti. Per la realizzazione di un O.B.I. da 10 posti letto ed una Shock Room da N.2 postazioni sono stati forniti 10 Monitor multiparametrici (6 da postazione fissa a muro e 4 Monitor su carrello) connessi ad una centrale di monitoraggio in rete LAN. Prevista anche la fornitura di letti di degenza di ultima generazione ventilatori polmonari e testaletto oltre ad apparecchiature per l’emergenza come Elettrocardiografi Defibrillatori e Monitor segni vitali dotando quindi il reparto di strumentazioni adeguate al contesto ed in linea con gli standard di accreditamento.

Nella shock room sono state installate 2 lampade scialitiche a led a singolo braccio da 160.000 lux in una sala opportunamente progettata di gruppo 2 creando due postazioni indipendenti con barelle radiotrasparenti compatibili per esami radiologici macchina per anestesia completa di monitoraggio elettrobisturi pompe di infusione e aspiratore chirurgico per piccoli interventi.

L’abstract intende sottolineare l’importanza di disporre oggigiorno di team multidisciplinari tanto più quando si tratta di progettazioni chiavi in mano con tecnologie mediche sempre più complesse rendendo la progettazione ancora più articolata e integrata. In un contesto come quello calabrese con l’edilizia sanitaria in fermento tali aspetti diventano imprescindibili. La progettazione richiesta è sempre più funzionale e l’ingegnere biomedico acquisisce un ruolo chiave nel fare da collante tra esigenze del sanitario e progettisti razionalizzando spazi e percorsi adeguati al paziente in linea con gli standard e compatibili con le tecnologie in campo.

 

 

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AMBULANZA SMART PER SOCCORSO TEMPESTIVO: ELETTRICA EFFICIENTE ED ESSENZIALE https://www.convegnonazionaleaiic.it/ambulanza-smart-per-soccorso-tempestivo-elettrica-efficiente-ed-essenziale/ https://www.convegnonazionaleaiic.it/ambulanza-smart-per-soccorso-tempestivo-elettrica-efficiente-ed-essenziale/#respond Wed, 24 Apr 2019 16:05:16 +0000 https://www.convegnonazionaleaiic.it/ambulanza-smart-per-soccorso-tempestivo-elettrica-efficiente-ed-essenziale/   AUTORE PRINCIPALE FRANCESCA MARIA IERVOLINO AFFILIAZIONE Ingegnere Biomedico VALUTA IL CHALLENGE GRUPPO DI LAVORO FRANCESCA MARIA IERVOLINO – Ingegnere Biomedico, Campania AREA TEMATICA Progettazione funzionale ABSTRACT   Secondo stime del Ministero della Salute e del Ministero dei Trasporti l’incidentalità stradale è in aumento comportando morti evitabili spesso causate da un soccorso non tempestivo o …

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AMBULANZA SMART PER SOCCORSO TEMPESTIVO: ELETTRICA EFFICIENTE ED ESSENZIALE  

AUTORE PRINCIPALE
FRANCESCA MARIA IERVOLINO

AFFILIAZIONE
Ingegnere Biomedico

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GRUPPO DI LAVORO
FRANCESCA MARIA IERVOLINO – Ingegnere Biomedico, Campania

AREA TEMATICA
Progettazione funzionale

ABSTRACT

  Secondo stime del Ministero della Salute e del Ministero dei Trasporti l’incidentalità stradale è in aumento comportando morti evitabili spesso causate da un soccorso non tempestivo o da difficoltà logistiche. Secondo l’ISTAT gli indici di mortalità e di lesività indicano una rilevanza sensibilmente più elevata su Autostrade e Strade a Scorrimento Veloce. 

  L’analisi del problema. Nel contesto di Autostrade e Superstrade di frequente in caso di incidente si crea intralcio alla manovra per un veicolo di dimensioni rilevanti come una Ambulanza. Anche una Eliambulanza ha difficoltà legate alla disponibilità alla manovrabilità ed al meteo. 

  La soluzione che propongo. In questo quadro si inserisce il mio progetto: una Ambulanza agile e di ridotte dimensioni con a bordo personale medico e tutto l’essenziale per prestare i necessari soccorsi (barella defibrillatore autorespiratore ed occorrente per la rianimazione); che possa raggiungere in maniera rapida e sicura la sede dell’incidente consentendo di prestare soccorso ai feriti nel minore tempo possibile e di trasportare eventuali lesi in una zona sicura oltre la sede del sinistro.

  Il mezzo è mosso da un motore elettrico ha quattro ruote su gomma che ne garantiscono assetto e stabilità mentre viene assicurato alla sede stradale mediante una rotaia in gomma o caucciù riciclato ad elevata resistenza simili ai materiali utilizzati per i dossi rallentatori. Questa guida viene posta in sede stradale con un fissaggio simile a quello utilizzato per i dossi artificiali ed occupa la corsia di emergenza della sede stradale. In questo modo non intralcia la comune circolazione dei veicoli e qualora un veicolo invadesse la corsia di emergenza l’eventuale impatto non procurerebbe alcun danno data la minima sporgenza del binario e la natura elastica del materiale.

  In caso di incidente un mezzo appositamente adibito trasporta la “Mini Ambulanza” nel punto sicuro più vicino alla zona del sinistro colloca il veicolo sul binario guida e da questo punto in poi il mezzo di soccorso può raggiungere rapidamente e senza ostacoli i feriti permettendo al personale medico di prestare i soccorsi più opportuni nel minore tempo possibile.

  Questa soluzione non ha un eccessivo impatto economico soprattutto se si considerano i benefici o la si rapporti con un sistema alternativo ma propone una soluzione rapida non esosa ed anzitutto rende disponibili le cure mediche necessarie in tempi adeguati per salvare vite preziose. 

 

 

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FORNITURA IN LEASING CHIAVI IN MANO DI UN ACCELERATORE LINEARE E DI UN TOMOGRAFO SIMULATORE MULTISLICE LARGE BORE PER LA SIMULAZIONE DEI TRATTAMENTI RADIOTERAPICI PER LA U.O.C. DI RADIOTERAPIA ONCOLOGICA DEL G.O.M. “B-M-M” DI R.C. https://www.convegnonazionaleaiic.it/fornitura-in-leasing-chiavi-in-mano-di-un-acceleratore-linearee-di-un-tomografo-simulatore-multislice-large-bore-per-la-simulazione-dei-trattamenti-radioterapici-per-la-u-o-c-di-radioterapia-oncolog/ https://www.convegnonazionaleaiic.it/fornitura-in-leasing-chiavi-in-mano-di-un-acceleratore-linearee-di-un-tomografo-simulatore-multislice-large-bore-per-la-simulazione-dei-trattamenti-radioterapici-per-la-u-o-c-di-radioterapia-oncolog/#respond Wed, 24 Apr 2019 16:05:16 +0000 https://www.convegnonazionaleaiic.it/fornitura-in-leasing-chiavi-in-mano-di-un-acceleratore-linearee-di-un-tomografo-simulatore-multislice-large-bore-per-la-simulazione-dei-trattamenti-radioterapici-per-la-u-o-c-di-radioterapia-oncolog/   AUTORE PRINCIPALE Gianluca Maiolino AFFILIAZIONE Grande Ospedale Metropolitano “Bianchi-Melacrino-Morelli” di Reggio Calabria VALUTA IL CHALLENGE GRUPPO DI LAVORO Gianluca Maiolino – Grande Ospedale Metropolitano “Bianchi-Melacrino-Morelli” di Reggio Calabria, Calabria AREA TEMATICA Progettazione funzionale ABSTRACT Il Progetto riguarda la fornitura di un Acceleratore Lineare Elekta Versa HD e di un Tomografo simulatore multislice GE per …

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E DI UN TOMOGRAFO SIMULATORE MULTISLICE LARGE BORE PER LA SIMULAZIONE DEI TRATTAMENTI RADIOTERAPICI PER LA U.O.C. DI RADIOTERAPIA ONCOLOGICA DEL
G.O.M. “B-M-M” DI R.C.
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FORNITURA IN LEASING CHIAVI IN MANO DI UN ACCELERATORE LINEARE
E DI UN TOMOGRAFO SIMULATORE MULTISLICE LARGE BORE PER LA SIMULAZIONE DEI TRATTAMENTI RADIOTERAPICI PER LA U.O.C. DI RADIOTERAPIA ONCOLOGICA DEL
G.O.M.  

AUTORE PRINCIPALE
Gianluca Maiolino

AFFILIAZIONE
Grande Ospedale Metropolitano “Bianchi-Melacrino-Morelli” di Reggio Calabria

VALUTA IL CHALLENGE
Vota

GRUPPO DI LAVORO
Gianluca Maiolino – Grande Ospedale Metropolitano “Bianchi-Melacrino-Morelli” di Reggio Calabria, Calabria

AREA TEMATICA
Progettazione funzionale

ABSTRACT

Il Progetto riguarda la fornitura di un Acceleratore Lineare Elekta Versa HD e di un Tomografo simulatore multislice GE per la simulazione dei trattamenti radioterapici per la UOC di Radioterapia Oncologica.Tali apparecchiature si trovano al centro di un network di professionalità nell’azienda reggina con l’obbiettivo di favorire la cosiddetta medicina di precisione in oncologia quindi un approccio al paziente che tiene conto delle sue specifiche problematiche assistenziali in cui ai dati clinici quali la sede e le dimensioni della neoplasia si aggiungono dati sulla biologia del tumore desunti da analisi genetiche e molecolari e da modalità avanzate di diagnostica per immagini quali la pet-ct la gestione del movimento d’organo con la pet-ct 4D (una tecnica di imaging avanzato messa a punto assieme alla fisica sanitaria e dalla Medicina Nucleare) e la risonanza magnetica multiparametrica.In ambito radioterapico questo concetto si traduce nella possibilità di terapie più mirate e meno tossiche nei confronti degli organi a rischio vicini alla sede dell’irradiazione e che prevede protocolli mirati alla riduzione della cardiotossicità radio-indotta.L’area è all’interno di una sagoma ad “L” e si è ritenuto di poter separare l’area di intervento in due aree e lotti distinti:Area bunker per radioterapia Le scelte progettuali hanno privilegiato l’ottimizzazione dei rischi di contaminazione radioattiva e la protezione del personale dei pazienti e più in generale della popolazione oltre che tutti gli aspetti più strettamente legati alla umanizzazione del servizio.L’idea progettuale ha tenuto presente i seguenti criteri fondamentali:tipologia qualità e soluzioni cromatiche delle finiture;utilizzo di materiali specifici con riduzione e ottimizzazione dei costi di manutenzione;utilizzo di materiali e soluzioni architettoniche che ottimizzano il comfort ambientale omplessivo interno.Area simulatore e ambulatori Il progetto ha posto come snodo tra gli ambienti il corridoio esistente a separazione tra la zona destinata a sala esami ed i locali da adibire ad ambulatori. Ciò è avvenuto attraverso l’apertura di un varco nella tramezzatura esistente che ha consentito di prolungare dettocorridoio fino alla zona ambulatori.All’interno dell’areaTAC è stata realizzata una sala esami con annesso spogliatoio una zona d’accesso all’area riservata in parte alla preparazione dei pazienti ed in parte alla sala comandi e direttamente collegata alla sala esami.

 

 

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E DI UN TOMOGRAFO SIMULATORE MULTISLICE LARGE BORE PER LA SIMULAZIONE DEI TRATTAMENTI RADIOTERAPICI PER LA U.O.C. DI RADIOTERAPIA ONCOLOGICA DEL
G.O.M. “B-M-M” DI R.C.
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PREFABBRICAZIONE IN AMBITO SANITARIO: DALL’OPEN BUILDING ALL’OPEN ROOM. UN APPROCCIO MULTIDISCIPLINARE PER NUOVE STRATEGIE PROGETTUALI NELLE ARCHITETTURE PER LA SALUTE https://www.convegnonazionaleaiic.it/prefabbricazione-in-ambito-sanitario-dallopen-building-allopen-room-un-approccio-multidisciplinare-per-nuove-strategie-progettuali-nelle-architetture-per-la-salute/ https://www.convegnonazionaleaiic.it/prefabbricazione-in-ambito-sanitario-dallopen-building-allopen-room-un-approccio-multidisciplinare-per-nuove-strategie-progettuali-nelle-architetture-per-la-salute/#respond Wed, 24 Apr 2019 16:05:16 +0000 https://www.convegnonazionaleaiic.it/prefabbricazione-in-ambito-sanitario-dallopen-building-allopen-room-un-approccio-multidisciplinare-per-nuove-strategie-progettuali-nelle-architetture-per-la-salute/   AUTORE PRINCIPALE Marco Gola AFFILIAZIONE Politecnico di Milano VALUTA IL CHALLENGE GRUPPO DI LAVORO Marco Gola – Politecnico di Milano, Lombardia Andrea Brambilla – Politecnico di Milano, Lombardia AREA TEMATICA Progettazione funzionale ABSTRACT Negli ultimi anni molti studi hanno evidenziato un tasso crescente dell’obsolescenza delle strutture sanitarie rispecchiando così la velocità con cui la …

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PREFABBRICAZIONE IN AMBITO SANITARIO: DALL'OPEN BUILDING ALL'OPEN ROOM. UN APPROCCIO MULTIDISCIPLINARE PER NUOVE STRATEGIE PROGETTUALI NELLE ARCHITETTURE PER LA SALUTE  

AUTORE PRINCIPALE
Marco Gola

AFFILIAZIONE
Politecnico di Milano

VALUTA IL CHALLENGE
Vota

GRUPPO DI LAVORO
Marco Gola – Politecnico di Milano, Lombardia
Andrea Brambilla – Politecnico di Milano, Lombardia

AREA TEMATICA
Progettazione funzionale

ABSTRACT

Negli ultimi anni molti studi hanno evidenziato un tasso crescente dell’obsolescenza delle strutture sanitarie rispecchiando così la velocità con cui la società contemporanea e le tecnologie sanitarie evolvono costantemente.

Proprio a partire da questa sfida l’obiettivo principale della pianificazione e progettazione dell’ospedale contemporaneo futuro e futuribile è quello di creare strutture flessibili e adattabili in grado di modificare e implementare i loro servizi nel tempo.

A oggi molti studiosi e professionisti hanno sviluppato delle strategie nell’ambito della flessibilità dei materiali degli impianti dei layout delle soluzioni costruttive ecc. In particolar modo negli ultimi decenni Habraken e Kendall hanno avanzato la teorizzazione dell’Open Building e nel settore alberghiero si riscontrano esperienze costruttive con camere prefabbricate “plug-in”. A partire da questi riferimenti un gruppo di ricerca multidisciplinare dell’Alta Scuola Politecnica ha sviluppato l’approccio Open Room con un modulo prefabbricato in grado di adattarsi alle mutevoli esigenze del progetto ospedaliero trasformandosi nel tempo in relazione alle diverse esigenze sanitarie.

A partire dalla teorizzazione dell’approccio Open Building l’Open Room è strutturato da tre componenti:

– il sistema primario che consiste nella struttura portante principale che può ospitare i moduli prefabbricati;

– il sistema secondario composto dalla scatola strutturale del modulo prefabbricato con tutte le componenti impiantistiche e tecnologiche;

– il sistema terziario che rappresenta i componenti mobili e le finiture composte da pannelli prefabbricati che consentono di modificare velocemente la configurazione e la funzione dell’ambiente sanitario.

Il prodotto finale è un modulo prefabbricato trasportabile in tre parti e in grado di ospitare una varietà di ambienti sanitari e non pronto all’occorrenza per essere trasformato. Lo spazio interno è definito da una serie di pannelli a parete personalizzabili e da arredi mobili e funzioni integrate mentre la tripartizione del modulo – oltre a garantire una facile trasportabilità e posa in cantiere – permette di sostituire il modulo nel tempo anche cambiandone totalmente funzione.

Il lavoro di ricerca sviluppato con due team multidisciplinari ha definito a oggi il quadro concettuale e tecnologico avanzando diverse considerazioni in relazione alla fattibilità economica e alla penetrazione del mercato di riferimento.

 

 

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