HT CHALLENGE

VALUTARE IL BISOGNO FORMATIVO DEI CAREGIVER IN OSPEDALE AL FINE DI OTTIMIZZARE I PROCESSI DI CURA ED ASSISTENZA

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Area tematica
Health Operations/Project Management

Abstract
Introduzione e obiettivo:
Le pratiche educative rivolte ai caregiver in ambito ospedaliero possono garantire la continuità delle cure, supportare le attività di self-care, ridurre gli eventi acuti e le re-ospedalizzazioni, aumentare l’aderenza a programmi di follow-up, ridurre i fenomeni di burden e bournout conseguenti all’attività di caregiving, favorire l’engagement della persona assistita. A tal fine, con questo progetto si è sperimentato, un metodo di valutazione del bisogno formativo dei caregiver, presso la struttura medica dell’Ospedale Humanitas Gradenigo di Torino.

Materiali e metodi:
FASE 1: costruzione e sperimentazione degli strumenti di valutazione. FASE 2: raccolta degli elementi narrativi spontanei dei caregiver. FASE 3: esplorazione del percepito degli infermieri rispetto al coinvolgimento dei caregiver in Ospedale.

Risultati:
Sono stati somministrati complessivamente 15 questionari, 30 interviste strutturate, codificate 34 narrazioni spontanee dei caregiver, condotti due brainstorming con gli infermieri. I risultati ottenuti hanno permesso di elaborare una visione d’insieme del bisogno formativo dei caregiver.

Conclusioni:
La funzione di caregiver è spesso assunta da famigliari o altri soggetti extra famigliari, a fronte di una necessità, di un’emergenza, in assenza di una conoscenza circostanziata di ciò che questo significa. Un bisogno di aiuto che spesso si traduce nella necessità di una continuità assistenziale di 24 ore su 24 di cui non può farsi carico una sola persona. Un percorso di educazione terapeutica a loro rivolto dovrebbe quindi articolarsi sulle seguenti tematiche emerse: abilità tecnico pratiche, comprensione della malattia e relativi trattamenti, riconoscimento dei sintomi e prevenzione delle complicanze evitabili, conoscenza dei principali servizi di supporto psicologico in ambito ospedaliero e, nei casi di continuità assistenziale, anche in ambito territoriale.
Analizzare i bisogni formativi rappresenta la prima tappa della progettazione di un intervento formativo, sarebbe quindi importante adottare questo metodo come strategia permanente per rilevare, oltre alle necessità generalizzabili a tutte le persone che assumono la funzione di caregiver, le specificità correlate alle singole situazioni famigliari e assistenziali.

 

Autori
Barbara Carisio asl biella biella italy
Maria Luisa Toso ospedale humanitas gradenigo torino italy
Roberto Ferrone ospedale humanitas gradenigo torino italy
Aldo Montanaro ospedale humanitas gradenigo torino italy





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